4. Stima dei fratelli


Dice la Scrittura: “Dio si alza nell’assemblea divina, giudica in mezzo agli dèi. «Fino a quando giudicherete iniquamente e sosterrete la parte degli empi? Difendete il debole e l’orfano, al misero e al povero fate giustizia. Salvate il debole e l’indigente, liberatelo dalla mano degli empi». Non capiscono, non vogliono intendere, avanzano nelle tenebre; vacillano tutte le fondamenta della terra.” (Salmo 81,2-5)

Ma noi vogliamo intendere e vogliamo conoscere la verità. E’ necessario, quindi, che io creda che Dio ha stima di tutti i miei fratelli e credere  a questa verità è ancora meno facile perché, se è vero che siamo tutti peccatori, è anche vero che ci sono alcuni che sono più peccatori di altri: i violenti, gli omicidi ecc. E che dire quando provo ad applicare la verità che Dio mi ha fatto conoscere alle persone che fanno del male agli innocenti? Che dire di quelli che mi hanno fatto ingiustamente soffrire? Posso credere che anche “Tizio” sia degno di stima e amato da Dio nonostante quello che ha fatto?

“Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;  ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,  perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.  Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?  E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”.(Matteo 5,43-48)

A questo punto molti potrebbero obiettare che non hanno la capacità di “compiere le opere del Padre”, come fecero i santi, perché impediti dalle loro umane fragilità. Dicono il vero se pensano di fare da soli. Gesù stesso disse : “In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa”. (Giovanni 5,19)

Ma l’apostolo Paolo disse : “Tutto posso in Colui che mi da la forza” (Filippesi 4,13)

Anche in questo mi devo convertire, cioè credere che non posso fare nulla di buono da sola, ma posso fare ogni opera buona che il Signore mi chiede, per mezzo della sua grazia. Se Gesù ci dice di essere perfetti, è perché siamo chiamati a questo ed è possibile a tutti gli uomini di buona volontà, per mezzo della Sua grazia.

Non è facile credere alla Verità perché per tanti anni siamo stati condizionati da errati modi di pensare, ma ora vogliamo convertirci e credere all’Amore di Dio, nostro Padre e nostro Creatore, all’Amore di Gesù Cristo, nostro Salvatore, e all’Amore dello Spirito Santo, nostro Santificatore. Vogliamo credere e chiediamo al Signore di accrescere la nostra fede.

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