3. Autostima.


Ognuno di noi conosce la stima che ha di se stesso e la stima che ha del suo prossimo. Queste valutazioni sono il frutto delle nostre esperienze di vita, ma credo che debbano essere rielaborate alla Luce della Scrittura.

Che stima ha Dio di noi? La risposta è: “Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo”.. (Isaia 43.4)

E ancora: “Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche!
Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? (Isaia 43,18-19)

Cerchiamo di dimenticare i nostri pensieri per avvicinarci ai pensieri di Dio: SIAMO PREZIOSI AI SUOI OCCHI. Questo significa che tutti siamo preziosi. Come è possibile questo? Non possiamo negare di essere tutti peccatori e non possiamo negare di avere brutture e mancanze di ogni genere. Noi crediamo che sia vero quanto dice il Signore e ci chiediamo perché siamo preziosi ai suoi occhi e, soprattutto, come possono essere preziosi tutti, delinquenti compresi!

Troviamo la risposta nel Salmo 81,6: Io ho detto: «Voi siete dèi, siete tutti figli dell’Altissimo».

Siamo degni di stima perché siamo figli di Dio: è Lui che ci ha conferito una dignità altissima: la più alta in assoluto. E’ Lui che ci ha creati a sua immagine e somiglianza. E’ Lui che ci conserva in vita. E’ Lui che ci ha redenti. E’ Lui che ci santifica. A causa Sua noi siamo preziosi e degni di stima e dalla sua Misericordiosa Bontà riceviamo grazia su grazia.

E’ necessario che io creda tutto questo per me personalmente, e cioè che io sono degna di stima, perché sono figlia di Dio: è Lui che mi ha conferito una dignità altissima. E’ Lui che mi ha creata a sua immagine e somiglianza. E’ Lui che mi conserva in vita. E’ Lui che mi ha redenta. E’ Lui che mi santifica. A causa Sua io sono preziosa e degna di stima e dalla sua Misericordiosa Bontà ricevo grazia su grazia.

San Paolo disse anche: “Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi” (Romani 12,16). Infatti è facile avere un’idea troppo bassa di se stessi ma può essere facile anche avere un’idea troppo alta. Il più delle volte la nostra autostima è altalenante e varia a seconda dei consensi che riceviamo dal nostro prossimo o dai successi o fallimenti delle nostre imprese. Usiamo lo stesso metro di misura anche per il nostro prossimo, stimandolo in base ai suoi talenti e alle sue opere.  Questi sono giudizi secondo le apparenze che dovremmo evitare, come ci chiede Gesù:

Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!». (Giovanni 7,24)

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