18.04.2018 -Confidenze del Padre Celeste a tutte le anime sante. (La preghiera personale: stare alla Presenza di Dio)


Anima mia, ti amo.

E’ per questa ragione che cerco di avere un rapporto intimo con te, da Cuore a cuore, e oggi vengo a parlarti della preghiera. Tu spesso hai idee riduttive della preghiera: essa è infinita proprio perché è un contatto con Dio, che è Infinito. Molto è stato scritto sui modi di pregare e molto ci sarebbe da scrivere ancora ma a te, che sei una piccola anima, vengo a suggerire come rapportarti, in semplicità, con il tuo Dio.

 

Prima di tutto ricorda che sei famigliare di Dio: quando preghi sei nella Casa del Padre, che è la tua Casa. Sei alla Presenza di Colui che ti ama, ti vede, ti ascolta, ti provvede in ogni necessità, sia quelle che conosci sia in quelle che non conosci.

 

Io, il Padre Celeste, sono tuo Padre. Come comportarti da figlia? Immagina di essere come una bimba di pochi mesi: cosa puoi fare per sentirti figlia? Una bimba così piccola vive della vita che ha ricevuto e cresce per mezzo del cibo che le viene dato. Ha desiderio di crescere in statura, conoscenza e capacità di esplorare il mondo che la circonda. Piange se qualcosa la disturba e dorme, ride o è tranquilla, se sta bene. La cosa necessaria che fa è di lasciarsi amare e provvedere in tutti i suoi bisogni. Il Padre potrebbe forse amare la  figlia per i suoi meriti? Impossibile, perché quella bimba non ha meriti, quindi il Padre l’ama unicamente perché è sua figlia. Ricorda che Io ti amo non perché te lo meriti, ma perché sei mia figlia, e ti amo sempre e comunque.

 

Poi quella bimba cresce, impara a parlare, a camminare e a fare molte altre cose. Impara anche a disobbedire alle amorevoli richieste e consigli del padre suo. Diventa adulta e crede di sapere fare bene le proprie scelte, ma non sempre è così, purtroppo.  Ora io ti chiedo: quel padre l’amerà forse di meno? Impossibile, perché è padre e la figlia, anche se disobbediente e ribelle, è pur sempre la sua amata figlia.

 

Se la figlia si allontana da casa (dalla volontà del padre suo) per condurre una vita dissoluta, facendo cattivo uso delle ricchezze ricevute in dono, il padre buono e misericordioso attende il suo ravvedimento, con pazienza, perché sempre e comunque ama la propria figlia. E se questa ritorna, come cita la parabola evangelica, il padre esulta nel poter donare il suo perdono, il suo amore e, dimentico delle offese ricevute, è pronto a fare una grande festa. Ed è gioia piena per chi dona e per chi riceve il perdono. Anima mia, santa e benedetta dal mio Amore, tu sei tornata a Me perchè hai iniziato un cammino di conversione. Io so bene che il tuo ritorno è difficile e irto di difficoltà e quindi ti corro incontro, ma tu, che sei rimasta lontana per tanto tempo, non ricordi il mio Volto. Ebbene, Io ti rammento che anelo a una mistica unione sponsale con te e, se anche tu lo vuoi, rimani con Me per mezzo della preghiera.

 

Cercami e mi troverai. Per trovarmi devi rientrare in te stessa: in quel luogo santo che Io, insieme al Figlio e allo Spirito Santo, ho scelto come mia Dimora. Nella profondità del tuo essere Io sono sempre Presente, giorno e notte, in attesa di te per stare insieme a te, per vivere insieme a te, per gioire insieme a te, per soffrire insieme a te, per condurti alla perfezione della tua chiamata: la santità. Perché ti voglio santa? Perché Io sono Santo e la mia sposa è chiamata ad essere partecipe della mia santità.

 

La preghiera che desidero da te consiste nello stare alla mia Presenza, così come sei. Non serve che tu mi faccia  lunghi elenchi delle tue mancanze, dei tuoi difetti, dei tuoi desideri, di quelle che credi essere le tue necessità. Io so tutto e, anche se ascolto volentieri, non è necessario che, alla mia Presenza, tu dica molte cose. Certamente, se hai qualcosa che ti affligge, è bene che tu lo dica a Me, piuttosto che esporre lamentele a tutti i conoscenti, per cercare conforto. Sono Io il tuo Rifugio, sono Io il tuo Riparo nei tempi di battaglia spirituale, sono Io la Provvidenza che sempre e in molti modi si prende cura di te. Sono Io che posso fare qualsiasi cosa impossibile per gli uomini.

 

Quello che vorrei sottolineare oggi sulla preghiera personale, è la necessità che tu ti metta alla mia Presenza, perché può accadere, e accade sovente, che parli con te stessa e non come Me. La differenza è tanta, non trovi?

Come stare davanti a Me? Te lo dico subito, amata sposa: in povertà.

Ricordi come Adamo ed Eva prima del peccato erano nudi e non ne provavano vergogna? (cfr Genesi 2,25) Loro non avevano vergogna perché, non avendo ancora disobbedito, erano esattamente come Io li avevo creati, ma poi è subentrato il peccato e tutto è cambiato. Essi videro il male in sé, ebbero paura e si nascosero dalla Presenza del Signore Dio. (cfr Genesi 3,10)

 

Ecco, mia amata sposa, Io voglio ricondurti a quel paradiso terrestre che è andato perduto a causa del peccato di tutti gli uomini, anche dei tuoi peccati. La Creazione, la Redenzione e la Santificazione sono le Opere più Grandi di Dio e sono per te e per tutti i figli di Dio.

 

Io ho dimenticato i tuoi peccati nel momento stesso che ti sei incamminata verso di Me nel cammino di ritorno, e dimentico i tuoi peccati ogniqualvolta mi chiedi perdono con cuore sincero e retta intenzione. Non mi stanco mai di perdonarti, perché ti amo da sempre e per sempre e, allora, perché tu vorresti essere giudice di te stessa? Dimentica anche tu i peccati confessati e perdonati tramite la santa Chiesa, per non provarne più vergogna e metterti alla mia Presenza in semplicità di cuore. Non nasconderti e non avere paura. Stai, dunque, alla mia Presenza come sei: tu sei povera e Io voglio che sperimenti la beatitudine della povertà, ricevendo le Ricchezze che ho in serbo per te.

 

Cosa è utile che tu faccia? Dovresti riconoscere la verità che hai dimenticato e, per ricordare bene, dovresti ascoltare la mia Voce soave che parla alla tua coscienza. Comprendi, anima mia? Tu puoi dirmi tutto quello che vuoi, ma Io lo so già, quindi non è necessario, anche se ti ascolto volentieri. E’ invece utile e necessario che tu ascolti Me, perché in Me è la vita eterna. Dice infatti Gesù: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 13,3).

 

Hai a tua disposizione i mezzi per conoscermi: la Sacra Scrittura, perché è la Mia Parola viva e operante in coloro che credono. Sei innestata nella santa Chiesa che dal tempo di Cristo guida le anime nel cammino spirituale. Non meno importante è la preghiera, sia comunitaria che personale, ma oggi, in specifico, mi riferisco alla preghiera personale. Una precisazione da farsi è che non c’è preghiera senza amore e che Io parlo solo il linguaggio dell’Amore per ricordarlo a te, perché lo hai dimenticato.

 

Cos’è l’Amore? Io sono Amore, quindi, se ci pensi, sei già sulla soglia dell’Infinito. Per cominciare a stare alla mia Presenza, per mezzo della preghiera, è necessario che tu ricordi chi sei tu e chi sono Io: tu sei una creatura e Io sono il tuo Creatore. In principio puoi solo parlarmi con il linguaggio dell’amore che, balbettando, professa la tua fiducia e la tua gratitudine per gli innumerevoli doni che hai ricevuto finora. Avere fiducia in Me significa anche porsi in atteggiamento di accoglienza, senza paura, perchè sai di essere amata. Nel momento della prova è voler credere in Me, nonostante le contraddizioni, inspiegabili per la tua mente, della vita presente. Nelle difficoltà il fidarsi di Dio è saper aspettare, salda nella fede, che Lui ti riveli la grazia che sta preparando. Nel momento della sofferenza è credere che l’occupazione principale del tuo Dio è trasformare il male in Bene. La fiducia è amore così come lo è anche la gratitudine. Davanti a Me, senza paura e senza vergogna, non senti di essere debitrice di riconoscenza? Rifletti: ti è più facile pensare a quello che credi che ti manchi, oppure a quello che ti è stato donato gratuitamente?

 

Alla mia Presenza, così come sei, senza paura e senza vergogna, cerca l’intimità con Me, spogliandoti degli abiti che ti sei cucita addosso durante la vita. Sei di stirpe regale, perché sei figlia del Re del Cielo e della terra e sposa del Medesimo; spogliati dunque e lasciati rivestire con l’abito che Io stesso ho fatto preparare per te (cfr Luca 15,22).

 

Detto in altre parole, rinuncia al tuo modo di pensare, che nel tempo si è più o meno conformato alle logiche del mondo. Rinuncia alle tue convinzioni, anche a quelle che credi buone e giuste, per ammettere con umiltà la tua povertà e la tua limitatezza davanti a Me. Abbi il coraggio del dono totale di te stessa, perché Io, per Primo, mi dono totalmente a te. L’amore è esigente, perché esige il contraccambio. L’Amore non è mai sazio di amare e di essere corrisposto, così Io non sono mai sazio di amarti e di essere da te corrisposto. Se vuoi amarmi, hai un Dolce Maestro da seguire: Gesù Cristo. Lui ti porterà oltre di dove adesso sei, e poi oltre, e poi oltre ancora. Fidati.

 

Anima mia bella, ho cominciato questo insegnamento parlandoti del bimbo piccolo che deve lasciarsi amare e provvedere in tutti i suoi bisogni: questa cosa è necessaria in tutte le fasi del cammino spirituale, perché ogni Bene proviene da Dio e tu non puoi nulla da te stessa. Ti ho parlato anche di unione mistica sponsale, per indicarti sia il principio del cammino, che la meta finale. Il cammino spirituale sarà completato in te quando saprai corrispondere al mio Amore con la pienezza del tuo essere totalmente offerto a Dio, in un mistico matrimonio in cui gli sposi si donano totalmente l’Un l’altra per Amore, con Amore e nell’Amore.

 

Quando ti metti alla mia Presenza in preghiera, ti è difficile stare in silenzio, perché non sei abituata: anche la preghiera è un cammino e Io, come già ti dissi, ti ascolto volentieri. Mi piace che mi parli bene dei tuoi fratelli, evidenziando i loro pregi. Mi piace che mi esponi le loro difficoltà e che mi chiedi di provvedere secondo la mia Volontà. Mi piace che ripari per le loro mancanze d’amore. Mi piace che tu faccia intercessione per tutti e specialmente per i più vicini. Più di ogni altra cosa mi piace che mi ascolti, che credi alle meraviglie che ti sussurro nel cuore, che ricevi le grazie che ti dono, e che tu ne faccia partecipi i tuoi fratelli. Sei mia figlia, mia sposa, mia regina e mia serva. Sei mia.

 

Non mi piace che mi parli dei difetti dei miei figli, giudicandoli secondo le apparenze. Non mi piace che tu mi dica cosa secondo te Io dovrei fare. Non mi piace che tu critichi quello che Io faccio o che Io permetto. Non mi piace quando fai differenze di persone. Non mi piace quando hai la presunzione di essere nel giusto. Non mi piace che ti ostini in atteggiamenti di superbia.

 

Voglio concludere questi semplici insegnamenti dicendoti che la vetta della preghiera sarà proprio stare in silenzio, adorando Dio in Spirito e Verità, nella fusione senza tempo dell’Amore con l’amore, nella beatitudine senza fine. Il vostro proverbio dice: “Passo dopo passo si fa una passeggiata” e similmente si procede nella vita spirituale.

 

Anima bella, la Volontà Dio è che tu sia santa e felice. Chiedi sempre che si compia la Volontà di Dio in te e in tutti i tuoi fratelli perché per tutti Io desidero la santità e la gioia eterna. Di meglio non potresti chiedere, te l’assicuro. Quando sarai convinta che Io faccio sempre quello che voglio e che quello che voglio è il maggior bene di tutti e di ciascuno, non chiederai più, ma ringrazierai solamente, adorando il tuo Dio nella Trinità delle Persone Divine.

 

Detto questo non pensare che Io non mi interessi delle necessità temporali dei miei figli, perché tutto quello che li riguarda interpella la mia Tenerezza Paterna, sempre pronta ad agire secondo le priorità stabilite dalla mia Sapienza.

 

Queste parole sono per tutte le anime in cammino, che amo in modo particolare, perché hanno risposto alla chiamata dell’Amore.

 

Venite a Me e restate con Me. Vi amo da sempre e per sempre.

 

Dio, vostro Padre

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