Romani 5,3-5 -Il valore del dolore


Romani 5,3-5

 

“Ma c’è di più: addirittura siamo orgogliosi delle nostre sofferenze, perché sappiamo che la sofferenza produce perseveranza, la perseveranza ci rende forti nella prova, e questa forza ci apre alla speranza. La speranza poi non porta alla delusione, perché Dio ha messo il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci ha dato.”

 

 

Non c’è amore senza dolore. L’apostolo vi ricorda il valore del dolore. Egli è consapevole che non si può disgiungere il dolore dall’amore ed è consapevole che Dio ha scelto il dolore come causa di redenzione e conseguentemente di gioia.

Nell’ottica della fede il dolore è nobilitato dalla gloria che ne consegue, poiché il Cristo assumendo in Sé tutto il peccato dell’umanità ne ha assunto anche il dolore. Vedete (nella fede) il Cristo morire di dolore e lo vedete risorgere nella gloria e nella gioia eterna.

 

La Missione di Gesù è eterna ed Egli è sempre con voi, come Io sono sempre con voi. Io e Gesù siamo una cosa sola.

La fede ci induce a perseverare quindi nella sofferenza perché continuiamo a pregare e ad avere fede affinché nel tempo di Dio saremo esauditi.

 

Benedetta ti stai chiedendo come mai parlo così…Io so farmi piccolo come voi…eccomi al tuo fianco come Amico e come Fratello per pregare con te il Padre che Io sono e più precisamente la Santissima Trinità che IO SONO. Le Tre Persone Divine sono distinte e unite nell’Essenza.

 

La perseveranza rende forti nella fede e saldi per poter testimoniare sempre meglio la figliolanza divina. La speranza poi che scaturisce dalla fede non può essere delusa perché lo stesso Spirito del Signore prega in voi secondo i desideri di Dio, e cioè di condurvi alla perfezione nella terra dei santi.

 

Quando lo Spirito d’Amore prega, il Padre d’Amore è “obbligato” ad ascoltare ed esaudire. L’Amore è Verità.   

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