Figlia mia diletta, riscrivi la tua preghiera personale, che già Mi hai rivolto, perché Io voglio, per mezzo di essa, istruirti ed istruire le altre anime che camminano alla mia sequela e che accoglieranno queste mie Parole.
– Eccomi, mio Signore, lo faccio subito.
Mio Signore e mio Dio, eccomi.
Da tanto tempo la mia anima vaga nel deserto senza ombre.
Vivo in una solitudine popolata da desideri e dal ricordo dei tuoi sorrisi.
Dove Tu sei? Non vedo la Mano che mi guida, non vedo la Luce che mi abbaglia.
Mio Signore e mio Dio, eccomi.
dal mio cuore nasce un lamento che voglio soffocare con la fede in Te.
In questa solitudine, dura come la roccia, ti cerco e non ti trovo. Perché ti nascondi?
Tu sei qui. Dalla tua Mano ricevo la manna quotidiana, che mi nutre e mi conduce a Te.
Mio Signore e mio Dio, eccomi.
Ricordo il tuo Amore e il tuo Dolore. Ricordo il mio peccato e la tua Salvezza.
Sono nata per darti gloria e altro non desidera il mio cuore così solo e stremato.
Tu, che fai scaturire l’acqua dalla roccia, glorifica il tuo Nome in quest’anima arida.
Mio Signore e mio Dio, eccomi.
Io credo in Te, spero in Te, confido in Te e mi abbandono alla tua Volontà.
Vieni alla mia povera mensa. Posso offrirti solo me stessa come sono oggi. Tu sai.
Tu, che sei un Fuoco divorante, vieni, non tardare. Vieni e glorifica il tuo Nome in me.
Figlia mia, molte altre anime camminano attraversando il deserto insieme a Me e vicino a te e si sentono venir meno perché, nonostante si possono cibare di manna spirituale, fanno troppo affidamento alle loro sensazioni intime, che sono contrarie ai loro gusti.
E Io vengo anche oggi a nutrirvi di Me, della mia Parola che salva anche dalla tristezza del cuore e che solleva dalle pene del momento presente. Non ho forse detto: “Venite a Me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e Io vi ristorerò” (Matteo 11,28)? Venite a Me sempre, figli miei, non crogiolatevi nella sofferenza. Ho detto anche, a riguardo delle vostre preoccupazioni materiali: “Cercate invece, anzitutto, il Regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.” (Matteo 6,33)
Ora, quando voi sentite dolore nel cuore come un peso che vi opprime, come un laccio che vi stringe, che fate? Subito la vostra mente va in cerca di motivi che possano causare tale angoscioso stato. Ci sono due alternative:
– la prima è che siate “sintonizzati” con il vostro Dio e che pensiate come servire al Suo Regno. In questo caso penserete che “il pane quotidiano” della sofferenza che il Buon Dio vi offre sia a causa del Suo Regno e sia da offrire in unione al vostro Gesù, perché porti frutti di vita eterna e serva per l’avvento del Regno dell’Amore in tutti i cuori. Se penserete questo ne troverete grande sollievo, anzi, una grande gioia potrebbe inondare il vostro cuore e la sofferenza, che ancora rimane, sarà dolce ed amata. Sentirete la mia Presenza e il mio dolce giogo su di voi e vi potrete rallegrare in Me.
– l’altra alternativa è che la vostra mente sia presa dalle “faccende di questo mondo” ed allora la vostra sofferenza sarà certamente imputata alle problematiche della vostra vita o a persone che, a vostro dire, vi rendono la vita difficile. In questo caso vi ripiegherete ancora su voi stessi e cercherete vostre soluzioni per cacciare da voi il dolore, vi allontanerete da Me e dal mio Piano di salvezza. La vostra sofferenza sarà aumentata dalla vostra ansia e dalle vostre preoccupazioni e voi volgerete il vostro pensiero al passato, rimettendo il dito nelle piaghe non ancora guarite e proietterete le vostre paure nel futuro. Ombre di buio si dilateranno nella vostra anima e non ne uscirete fino a che non invocherete il Nome del Signore per essere salvati.
Figlia mia, hai detto il vero, nella tua preghiera, perché non vedi la Mano che ti guida e la Luce che ti abbaglia. Dicendo questo tu affermi che credi in Me, nella mia Guida e nella mia Luce.
Non vedi ed è questo il tuo problema. Ora Io ti chiedo: la Luce può vedere se stessa o piuttosto vede ciò che illumina?
Lo stesso è per i piccoli figli della Luce: essi non vedono se stessi, né dovrebbero cercare di vedere se stessi, ma vedono intorno a loro per mezzo della mia Luce che, in loro, illumina, accrescendo la Luce, dove già c’è, e portando chiarore, dove ci sono ancora ombre e tenebre.
Non è meraviglioso questo? Se voi che credete in Me poteste vedere quanti sentieri luminosi lasciate al vostro passaggio, miei cari! Lo so bene che non potete vedere, ma vi esorto a credere sempre più in Me e all’opera che compio in ciascuno di voi. Ciò che ora è mistero per voi, sarà svelato a suo tempo. Vivete il tempo della fede, rimanendo nella mia Pace.
Miei piccoli discepoli, vi conduco verso la perfezione cristiana, giorno dopo giorno.
Siate perseveranti, umili e pazienti.
Siete servi di Dio, perché Io vi servo per primo, non potreste esserlo da voi stessi.
Crescete nella grazia, perché Dio ha cura di voi e vi fa crescere.
Portate frutto se rimanete uniti a Me, perché Io sono la Vite e voi siete i tralci.
Non abbiate paura di nulla, perché non siete soli, anche se talvolta vi sembra di esserlo: Io sono sempre con voi, Io porto la vostra croce, Io supero le vostre prove, Io vi salvo da ogni pericolo. Non pensate al futuro, perché per ogni giorno basta la sua pena, ma ricordate che siete in cammino verso la gioia piena e duratura.
Vi ricordo le parole che dissi a Tommaso: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”.(Giovanni 20,29)
Credete, piccoli figli della Luce, credete nell’Amore infinito di Dio e, nella fede, inizierete a vivere la beatitudine già su questa terra, nonostante le prove che saranno vostre compagne di cammino fino all’ultimo giorno.
Siate perseveranti e rimanete nel mio Amore.
Vi amo.
Gesù Misericordia