I figli del Regno


Piccolo figlio mio,

nel Regno dei Cieli non si giudica secondo le apparenze, perché si vede la Veritàin tutto il creato e in tutto il suo immenso splendore. Anche tu devi imparare a giudicare bene, crescendo nella Verità e, di conseguenza, allontanandoti sempre di più dalla mentalità del secolo presente.

 

Prova a pensare che, dentro ogni uomo che non mi conosce, c’è un bambino che piange, che si sente solo e abbandonato. Similmente, dentro ogni uomo che mi conosce poco, c’è un bambino che combatte per sopravvivere agli attacchi contro la fede. Dentro ogni uomo che mi conosce, invece, c’è un bimbo che cresce bene e che rallegra chiunque incontra. Questo Io ti dico in similitudini, perché tu possa intuire le enormi differenze che ci sono tra il regno del mondo, in cui sei, e il Regno di Dio, del quale tu fai parte, ma che ancora non vivi nella pienezza della fede.

 

Tu sai, o almeno credi di sapere, come funzionano le cose nel mondo, ma non sai come, invece, è governato il Regno dell’Amore, cioè il Regno di Dio, tuo Padre.

Piccolo, dolce figlio mio, non è facile per te credere alla Verità ed Io lo so bene, per questo ti istruisco ininterrottamente, attirandoti a Me con infinita Tenerezza Divina.

 

Gli chiesero : Rabbì, dove abiti? Ed Egli rispose: “venite e vedrete”. (Giovanni 1,39)

 

Ugualmente Io ti dico di venire per vedere con i tuoi occhi, per quanto ti è possibile, in questa vita, il Regno di Dio che è dentro di te. Non avere paura a scendere nel tuo cuore, anche se vi troverai sia il bene che il male. La Via è sicura perché Gesù Cristo, Via Verità e Vita abita in te. 

 

Facciamo un esempio: quando vai in un paese straniero ti è necessario il passaporto, il denaro, eventuali vaccinazioni e la valigia contenente il necessario per il tuo soggiorno fuori casa.

Queste cose le prepari prima della partenza, facendo attenzione a non dimenticare nulla.

 

Per entrare nel Regno dei Cieli il tuo passaporto e tutto quello che ti serve è Gesu’ Cristo,  perché Io ho stabilito che nessuno può venire a Me se non attraverso Lui.(Giovanni 14,6)

Per entrare attraverso di Lui occorre che Tu ascolti e metti in pratica la sua Parola, che è la mia stessa Parola, perché Io e Lui siamo UNO e doniamo lo Spirito Santo senza misura a coloro che Lo chiedono. Lo Spirito Santo poi ti guida, momento per momento, spingendoti nelle profondità della tua anima, perché tu possa conoscere te stesso in Dio e la speranza a cui sei chiamato.

 

Per entrare nel Regno dei Cieli devi accogliere il Perdono divino, con umiltà, e trasmetterlo ai tuoi fratelli, perché è scritto: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10,8)

Quindi non puoi entrare, se il Perdono non abita in te e se non lo doni ai fratelli, senza fare differenze, così come Io non faccio differenze e amo tutti gratuitamente.

E’ necessario che tu porti tutto quello che ti serve e nulla di più. Per questo non puoi portare nel Regno fardelli inutili e orpelli insignificanti. L’uomo vecchio non può entrare nel Regno.

 

Torniamo alla similitudine che ti dissi, e cioè che dentro ogni uomo che non mi conosce, c’è un bimbo che piange, che si sente solo e abbandonato. Ti è mai capitato di aver questa sensazione nel tuo cuore? Ti è mai capitato di avvertire in te una tristezza divorante, che ti faceva pensare che la tua vita non avesse senso? Ti sei mai sentito terribilmente solo? Ricordi quei tempi? Riesci ad immaginare quanti fratelli che non mi conoscono cercano di mascherare quel dolore che hanno dentro? Riesci a comprendere che cercano di nascondersi persino da se stessi? Riesci a pensare che possano avere paura di se stessi, dei fratelli, del mondo e di Dio? Sono infelici, perché non mi conoscono, ma attribuiscono la loro infelicità a molte cause, così come il nemico suggerisce loro. Così vanno a cercare la felicità dove non si trova, così come il nemico suggerisce loro.

Tu hai superato quella fase critica della vita ed hai trovato la salvezza in Cristo Gesù, che ti ha donato una vita nuova, una vita di fede, di speranza e di carità. Quanti figli miei e fratelli tuoi sono in attesa del Regno dei Cieli, perché il loro cuore anela a Dio e attendono (anche coloro che non ne sono consapevoli) un figlio di Dio che, come messaggero di buone notizie, dia loro testimonianza del Regno dell’Amore.

Figlio mio, ci sono alcuni che stanno aspettando te, che stanno aspettando che tu, sotto la guida dello Spirito Santo, faccia da precursore come fece il Battista.

Ti voglio anche ricordare che, se loro non trovano il Regno, non hanno più colpe di te che, a volte, non hai il coraggio di testimoniare il Cristo vivente in te.

Ti ho creato per vincere il male con il bene, ti ho creato perché tu potessi collaborare con Me nel servizio dell’Amore.

 

Ti dissi che, dentro ogni uomo che mi conosce poco, c’è un bambino che combatte per sopravvivere agli attacchi contro la fede. Sono coloro che vivono sulla soglia del Regno, entrando ed uscendo, come fossero neonati alla fede, e quindi molto vulnerabili. Ci sono persone che hanno molte difficoltà per crescere spiritualmente e rimangono in questo stato penoso per molto tempo. Sono deboli ed Io voglio chinarmi sulle loro debolezze, anche per mezzo tuo. Questi fratelli hanno bisogno di un discepolo del Cristo che li nutra della loro fede, che li consoli, che li edifichi, che si prenda spiritualmente cura di loro, pregando e facendo quanto possibile. Non dirmi che ci sono i sacerdoti e i religiosi per questo e che non è affar tuo, perché anche tu sei consacrato tramite i sacramenti di iniziazione cristiana e sei chiamato  a vivere in pienezza l’amore fraterno.

Quando eri agli inizi del tuo cammino, la Provvidenza Divina ti mise vicino fratelli maggiori (nella fede) perché ti sostenessero nelle difficoltà del combattimento. La Provvidenza chiama anche te ad aiutare i fratelli più piccoli nella fede e più vacillanti nel cammino.

Dimmi, figlio mio, ti è mai mancato qualcosa? No, non ti è mai mancato nulla, perché il Buon Dio ti ha provveduto in tutto, ma tu non devi custodire gelosamente i doni ricevuti dal Cielo, ma devi donarli senza misura ai tuoi fratelli, seguendo in tutto le ispirazioni dello Spirito Santo.

 

Tutto è Grazia e tutto è Dono, così anche tu sei un Dono di Dio per gli altri e gli altri sono un Dono di Dio per te. Non crescerai, se non ti prodigherai per fare crescere i tuoi fratelli.
Perché ti ostini a giudicare secondo le apparenze? Puoi tu scrutare i cuori?

 

Rifletti: hai mai provato a vincere le tue debolezze e a correggere i tuoi difetti? Ci sei riuscito con le tue sole forze? No, perché non puoi nulla da te stesso. Quando hai superato ostacoli, è sempre stato per grazia di Dio, e ancora oggi procedi nel tuo cammino, perché è la grazia di Gesù Cristo che cresce in te e ti conduce verso la pienezza della maturità a cui sei chiamato.

 

Ti sei mai chiesto perché non riuscivi a vincere te stesso? Sono certo che hai trovato molte scusanti: le esperienze difficili che hai vissuto, le ferite interiori che queste hanno causato, le circostanze difficili, ecc. ecc. Perché dunque non riesci a credere che anche i tuoi fratelli, similmente a te, sono appesantiti dal fardello del loro vissuto con le relative prove, hanno le loro ferite interiori, le loro croci presenti, ecc. ecc?

 

Quando vedi il difetto di un tuo fratello, ti chiedi il PERCHE’ lui sia così, cioè incline a quel peccato? Ti chiedi quale sia il motivo per cui in quel tuo fratello prevalga un comportamento malvagio? Sei sicuro che lui abbia la colpa che tu gli imputi?

Dimmi, potresti chiedere a chi ha le gambe paralizzate di correre? Allo stesso modo non si può chiedere a chi ha l’anima paralizzata di compiere il bene. Prima deve guarire e poi potrà correre nella via del bene.

Nel Regno dei Cieli vige la legge dell’Amore senza misura e l’Amore risana, abbellisce, splende di gioia. Puoi abitare nel Regno dei Cieli solo se vuoi accogliere, vivere e donare l’Amore.  

 

Ti ripeto che, dentro ogni uomo che mi conosce, c’è un bimbo che cresce e che rallegra chiunque incontra. Sei tu, piccolo figlio mio. Tu sei il mio bimbo, che Io nutro di Grazia, ed ogni giorno guarisci un po’ dalle tue infermità dell’anima. Tu non hai l’anima paralizzata, ma non riesci ancora a correre come vorresti, perché non sei completamente guarito. Il processo di guarigione sarà tanto più veloce, quanto più sarai misericordioso.  Così è per tutti.

 

Pazienta, amore mio, anche la convalescenza è lunga, perché la malattia era mortale, ma è stata vinta dal tuo Dio. Tu non sai come Io guarisco e non ti rendi conto che guarigione e convalescenza vanno di pari passo. Vedi, amore mio, che sto togliendo la trave dal tuo occhio, perché tu ci possa vedere bene e, di conseguenza, togliere le pagliuzze dagli occhi dei tuoi fratelli? Non ti agitare, dunque, perché per togliere quella trave ho bisogno della tua fiducia e della tua collaborazione. Rimani sereno nelle mani sapienti di Dio, tuo Padre, e preparati ad esultare nel Signore.

Potrai esultare nel tuo Dio solo facendo la sua Santissima Volontà, ubbidendo per amore a Colui che ti è Padre e che ti ama.

 

E’ scritto: “Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.” (Matteo 12,7).

E ancora: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.” (Luca 6,36)

E ancora: Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. (Efesini 4,32)

Ecco l’ultimo passo che oggi ti ricordo perché tu lo metta in pratica: “E finalmente siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili;” (1 Pietro 3,8)

 

Questa è la gioia del Regno: riconoscere il dominio di Dio, conoscere il suo Amore, riceverlo, viverlo e donarlo senza misura.

 

Ti amo: seguimi.

 

                                                                                     Dio, tuo Padre.

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