Dio viene nel mondo, l’Onnipotente Creatore del Cielo e della terra, si manifesta alle sue creature nelle vesti di un Neonato. L’Onnipotente si manifesta come creatura bisognosa di essere accudita, amata e coccolata. Lui conosce l’intimo di ogni uomo e sa che non riceverà l’amore di cui ha bisogno, ma ugualmente viene a cercare quella dolcezza che Lui stesso ha deposto in tutti i cuori.
Sì, Dio, vostro Padre, è un Tenerissimo e Dolcissimo Padre, che veglia incessantemente su di voi e sulle vostre vicende umane. Se non riuscite a vedere questo, è perché siete ancora impuri e la sofferenza che state vivendo serve per purificarvi, affinchè possiate vedere le meraviglie che vi circondano e glorificare Dio, nell’esultanza.
La Dolcezza di Dio viene a cercare la vostra dolcezza, perché possiate unirvi a Lui.
Dio sa quello di cui avete bisogno e vi provvede prima ancora che glielo chiediate. Lui sa.
Rimane sempre nella vostra mente la domanda circa le tribolazioni e le sofferenze della vita presente. Il Mistero dell’Amore, racchiuso nell’Uomo-Dio, Gesù Cristo, non poteva essere scevro della sofferenza, a causa del peccato dell’uomo.
Dio non ha creato la sofferenza, perché essa è solo la conseguenza dell’allontanamento dell’uomo dal suo Creatore. Il cammino di ritorno, ossia il cammino di conversione, è difficile, perché il male ha posto le sue radici nell’animo umano. Ma nulla è impossibile al vostro Dio, che vi vuole tutti salvi.
Mentre il mentitore lavora continuamente per dividervi, il vostro Padre Celeste lavora incessantemente per unirvi a Lui che vi ha creati, alla Verità che vi ha redenti, allo Spirito d’Amore che vi trasforma, perché possiate ritornare ad essere UNO con Dio e UNO tra di voi in Lui.
Per questo fine Dio viene a chiedervi amore, dolcezza e tenerezza e viene a voi nelle vesti del bisognoso. Vuole ravvivare l’amore che è presente nel vostro cuore, vuole salvarvi a tutti i costi. Guardate al Crocifisso, guardate a Colui che avete trafitto con i vostri peccati. Guardate a Lui e ritornate a Dio con cuore contrito.
La Mia Chiesa è santa e peccatrice ma Io so quello di cui ha bisogno e lo provvedo, così come faccio con tutte le mie creature. Qualcuno vorrebbe forse rimproverarmi di non essere abbastanza severo? Il vostro Dio è Misericordioso e Dolcissimo con tutte le sue creature, che lo crediate o no. Anche voi siete chiamati ad essere misericordiosi e dolci nei rapporti con il vostro prossimo.
I Sacramenti istituiti da Dio e dalla Chiesa sono fonte inestimabile di grazia. Sono strumenti di salvezza, sono Doni che potrete capire nella loro vera portata solamente nella prossima vita.
Oggi voglio fare un piccolo appunto ai miei figli sposati. Sappiate e ricordate che tutto quello che fate al vostro sposo, o sposa, lo fate a Dio. Che ne sarà di quelli che si ritengono tanto devoti, tanto dediti alla preghiera e alle opere di pietà, se poi non esercitano la carità principalmente verso il proprio coniuge e verso i figli?
E’ scritto: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 7,21)
So bene che anche il matrimonio comporta sacrifici e sofferenze e so che il vostro sposo, o sposa, non corrisponde pienamente ai vostri desideri, ma non dimenticate che Dio vi ha unito e Lui veglia su ciascuno di voi, sul vostro cammino di coppia e di famiglia. Io so quello di cui avete bisogno, prima ancora che lo chiediate, e Io voglio condurvi in paradiso, perché possiate essere felici per l’eternità. Anche per questo scopo è stato istituito il Sacramento del matrimonio: perché sia lo sposo che la sposa e il frutto della loro unione, i figli, siano salvati.
E’ impossibile che un coniuge vada all’inferno e l’altro vada in paradiso. Entrambi saranno salvati e ognuno riceverà la ricompensa per le opere compiute. E’ impossibile che il figlio di un’anima santa vada all’inferno, perché sarà salvato.
Nessuno può salvarsi da solo, ma tutti siete salvati dal vostro Dio, che si serve anche di voi nel suo Piano di salvezza universale. Cercate sempre di compiere la Volontà di Dio e siate operatori di pace, anche quando costa sofferenza.
E’ scritto: “Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.” (Matteo 11,12)
E’ necessario che i miei figli facciano violenza a se stessi, rinunciando alle proprie inclinazioni malvagie, per esercitare la carità, specialmente nell’ambito familiare. Credete che Io non sappia che vi risulta più facile fare i buoni con chi conoscete appena, piuttosto che con coloro con cui condividete la vita? Eppure Io vi ricordo che la famiglia è sacra, perché istituita dal vostro Dio ed in essa dovete compiere i passi di carità che il vostro Dio vi chiede per salvarvi.
Se un solo componente della famiglia compirà la Volontà di Dio, tutta la famiglia sarà salvata.
“Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato” (Luca 6,37) Fate questo cominciando dalla vostra famiglia per estendere, poi, a tutti. Questo vuole il vostro Dio.
E’ scritto: “Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare.” (Romani 14,4)
Siate strumenti di Dio a tempo pieno, cominciando dalle vostre famiglie, nelle quali potete esercitarvi nell’amore vicendevole, con costanza e continuità. La vostra famiglia ha bisogno di voi, del vostro amore, della vostra dolcezza. Se vi viene fatto del male, rispondete con il bene, così come il vostro Dio fa con ciascuno di voi.
Con i vostri familiari siate teneri, dolci, pieni d’amore e di attenzioni, cercando anche di prevenire le loro richieste, perché conoscete i bisogni di ciascuno. Più di ogni altra cosa ognuno ha bisogno di amore vero, preveniente, disinteressato, lo stesso che proviene dal Cuore del vostro Creatore. Siate miei strumenti, siate santi, perché Io, vostro Dio, sono Santo.
Miei amati, vi benedico, benedico le vostre famiglie, benedico la mia Chiesa e il mondo intero.
Dio, vostro Padre.