C’è più gioia nel dare che nel ricevere


Miei piccoli figli della Luce,

voi rallegrate il mio Cuore quando ricevete le grazie che vi ho guadagnato versando tutto il mio Preziosissimo Sangue. Sì, sono immensamente felice quando siete umili, perché solo per mezzo dell’umiltà il vostro cuore si apre ai Doni che Io ho pronti per voi, perché li riceviate e ne possiate gioire con Me e con i vostri fratelli.

IL Cuore di Dio è sempre colmo di Doni per i suoi figli, ma molti se ne privano, perché non vivono nella giusta disposizione di umiltà.

 

Ma l’insegnamento di oggi riguarda un aspetto molto pratico della carità fraterna e, per questo, vi pongo una domanda: secondo voi c’è più carità nel dare o nel ricevere?

Forse qualcuno di voi crede di essere caritatevole solo quando fa del bene al prossimo, cioè quando dona aiuto, e non crede di essere caritatevole quando chiede aiuto, ma non è così.

Forse qualcuno crede di essere caritatevole nel tenere per sé i propri dispiaceri, non condividendoli con i fratelli per esserne consolato e aiutato, soprattutto per mezzo della preghiera. La carità prevede l’aiuto del prossimo, sia dal punto di vista materiale che spirituale: mentre non sempre è possibile aiutare materialmente, è invece sempre possibile aiutare spiritualmente. E’ carità anche lasciarsi aiutare. E’ anche vero che ci sono fratelli più deboli di voi e Io Stesso dico al vostro cuore di non sovraccaricare un fratello che già non riesce a portare i propri pesi. Ma ci sono anche fratelli di fede che sono più forti di voi e che Io ho costituito perché vi aiutino a portare i vostri pesi, in adempimento della Scrittura che vi dice di portare i pesi gli uni degli altri (Galati 6,2). In queste scelte necessita il discernimento e Io non lo nego a chi chiede la mia Guida perchè vuole compiere la mia Volontà. Essere caritatevoli, infatti, è compiere la mia Volontà, che è sia di donare che di accogliere, quindi c’è tanta carità nel dare quanto nel ricevere, quando entrambe sono secondo la mia Volontà.

In verità Io sono in mezzo a voi e tutti ricevete da Me, quindi chi dona anche riceve e chi riceve anche dona: entrambe le cose sussistono e portano guadagno alle parti, ma questo potete comprenderlo solo per mezzo della fede.

 

Tra fratelli di fede, e in specifico quelli che ho messo sul vostro cammino, a meno che lo Spirito non vi guidi in modo diverso, è bene condividere tutto, sia le gioie che le sofferenze. Tenete aperto il vostro cuore. Questo a causa della comunione che ci deve essere per vivere a Corpo Mistico, di cui Io sono il Capo.

Se voi siete come vasi e Io come un Vasaio, non ho solo il compito di crearvi, ma anche di usarvi, mentre completo la mia opera in voi. Lasciatemi la libertà di svuotarvi e di riempirvi, di lasciarvi mezzi pieni o mezzi vuoti, così come mi piace, per completare in voi e per mezzo vostro il mio Disegno d’Amore.

Infatti può accadere che un vaso trabocchi di sofferenza e un altro ne sia quasi privo. Lasciate a Me di suddividere, con Sapienza, le gioie e i dolori dei miei figli, nell’esercizio della carità fraterna che Io compio per mezzo vostro. Io conduco ciascuno di voi verso la perfezione.

Ci sono anime che hanno il dono di essere principalmente testimoni della gioia cristiana ed altre anime che hanno il dono di soffrire con amore. Ci sono anime chiamate al nascondimento e altre a una testimonianza più evidente. Tutti dovete portare nel mondo il mio Amore e la mia Luce, ma ciascuno in modo diverso, secondo i Doni che lo Spirito ha distribuito, per colmare i bisogni della Chiesa. Lasciate fare a Me in tutto, aprendovi ai fratelli, così come Io vi suggerisco nel cuore. Non abbiate paura dell’altrui giudizio, perché Io solo sono Giudice e Io sono Buono e Misericordioso.

 

La risposta alla prima domanda (se c’è più carità nel dare o nel ricevere) trova una semplice risposta: c’è carità sia nel dare che nel ricevere, anche se c’è più gioia nel dare. Sarà quindi una squisitezza d’amore lasciare che chi vi fa del bene abbia la gioia più grande e voi potrete gioire anche di questo e, se lo farete, la vostra gioia sarà equivalente.

 

Non si può dare se non quello che si è ricevuto. Prima si riceve amore e poi si può donare amore. Io dissi:  “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore” (Giovanni 15,9). Ecco il moto dell’Amore: riceverlo da Dio e, così come si è ricevuto, trasmetterlo ai fratelli. Così Io ho fatto, senza togliere nulla, senza aggiungere nulla, e così fate anche voi, se rimanete nel mio Amore. Questa è Carità.

Dovete anche considerare che Dio opera per mezzo dei fratelli, così come opera per mezzo vostro, per cui siate sempre aperti alla semplice condivisione, ricordando che Cristo è tutto in tutti (Colossesi 3,11).

 

Se ricevete del bene dai fratelli, considerate che è il vostro Signore che vi provvede per mezzo loro. Siate riconoscenti a Dio e a loro. Se fate del bene ai vostri fratelli, considerate che lo fate per mezzo della grazia che avete ricevuto dal Signore. Siate sempre riconoscenti a Dio.

 

In tutto quello che fate, sia nel ricevere che nel dare, siate umili.

 

Coraggio, piccoli figli della Luce, sono tempi di tribolazione, ma Dio è con voi.

 

Vi amo,

 

                                                                                     Gesù Misericordia

Print Friendly, PDF & Email