Legare e sciogliere


Figlio mio,

 

le offese che hai ricevuto dal tuo prossimo, le possiamo paragonare ad un debito d’amore.

Il fratello che ti ha offeso è tuo debitore e tu hai un credito verso di lui. L’offesa, il “torto” è un legame che vi unisce e non è un legame di bene, bensì di male. Te lo ripeto: è un legame di male che vi tiene uniti ed aggiungo che, come dice un proverbio, torto e ragione non stanno mai da una parte sola.

 

E’ scritto: “ In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.” (Matteo 18,18)

 

Tu puoi sciogliere, con il perdono, questo legame di male, perché siate liberati entrambi: sia il tuo debitore, che tu stesso.

 

Il perdono è un legame di bene, che lega sia te che il tuo fratello a Dio, perché ogni perdono ha la sua Fonte in Gesù Cristo.

 

E’ scritto anche: “Un uomo che resta in collera con un altro uomo, come potrà chiedere la guarigione al Signore?” (Siracide 28,3)

 

Rifletti su questa Luce che oggi ti dono: se non perdoni, torturi te stesso, perché servi satana. Se, invece, tu desideri obbedire al tuo Dio, che ti chiede di perdonare sempre, allora Gesù viene a sciogliere il male che vi lega, a ripristinare l’amore perduto, conducendovi alla riconciliazione. Benedici, quindi, chi ti ha offeso e poi chiedi perdono al tuo Dio per i tuoi peccati e aspettati che il tuo Dio guarisca il tuo cuore e la tua relazione. Ma tu persevera nel bene, per avere in ricompensa la pace del cuore.

 

Se ti è difficile perdonare il prossimo, ti è ancor più difficile perdonare te stesso. Lo sai bene, vero? Il perdonare te stesso è in stretta relazione al perdonare Dio per tutto quello che ha messo nella tua vita. Tu a volte non ti rendi conto che le amarezze che ti fanno soffrire sono frutti del diavolo e derivano da mancanze di perdono. Anche la tristezza è un frutto del diavolo.

 

Rifletti con sincerità di cuore e giudica se hai ritenuto Dio colpevole delle sofferenze, delle mancanze, delle tribolazioni, di tutto quello che hai ritenuto male e che hai detestato nella tua vita. Io so che hai una falsa immagine di Me e mi ritieni insensibile e ingiusto, perché permetto le catastrofi nel mondo, le violenze, le ingiustizie di ogni sorta e mi rimproveri anche di non esaudire le tue preghiere. Sii sincero con te stesso e ricorda che a Me non puoi mentire.

 

Tu hai una falsa Immagine di Me, perché non mi conosci.

Guarda Gesù Crocifisso: su di Lui ci sono i tuoi peccati, su di Lui le tue condanne, su di Lui tutto il male, che hai fatto e che abita in te, e anche tutto il male che farai fino all’ultimo giorno.

 

Anche tu lo hai deriso e condannato, anche tu lo hai fustigato e flagellato, anche tu lo hai coronato di spine e condotto alla morte ignominiosa. Gesù, il Dio-Uomo, è morto anche per te.

Guarda Gesù, Crocifisso da tutti gli uomini, anche da te.

 

In verità è stato Lui che ha liberamente voluto farsi peccatore e peccato al posto tuo e morire al posto tuo, perché con Lui morissero i tuoi peccati. Il terzo giorno ha voluto risorgere per te, perché tu risorgessi a vita nuova, mediante la fede e la grazia. Ha preso su di Sé tutto il male dell’umanità, anche il tuo. Si è caricato di tutte le sofferenze, di tutto il dolore del mondo passato, presente e futuro, per essere il Salvatore di tutte le generazioni, il Re della Gloria e per portare tutte le generazioni alla gioia derivante dalla comunione con Dio.

 

Guarda Gesù Crocifisso, contempla il suo Amore che ha cancellato la condanna eterna di tutti gli uomini: Lui è Dio e si è fatto Perdono, perché tu potessi perdonare e sciogliere le catene inique nel suo Nome.

 

Figlio mio, sciogliti dal male e legati al Bene, a Gesù, il tuo Gesù, il mio Gesù.

Per unirti a Noi devi amare il prossimo e, perché tu possa amare, Noi alitiamo su di te il nostro Santo Spirito. Accogli il Dono di Dio: Dio stesso.

 

Questo è il tempo dell’Amore: non indugiare ancora.

 

 

Ti benedico in Nome della Santissima Trinità.

 

                                                                                     Dio, tuo Padre

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