Giacomo 1.19
Ricordate una cosa fratelli carissimi: ognuno deve essere pronto ad ascoltare, ma lento a parlare e a lasciarsi prendere dalla collera”.
L’ascolto è accoglienza ed è aprirsi umilmente all’altro che ci avvicina. Ascoltare è far tacere se stessi e partecipare a quanto ci viene detto. I fratelli vengono a voi con il loro carico di sofferenze: ascoltateli, confortateli e pregate per loro con fede. Non emettete nessuna sentenza, non condannate ma affidate tutto e tutti alla Misericordia Divina.
Quanto vi risulta difficile essere lenti a parlare!
Come vi tenta il Maligno nel parlare e come ride delle sue vittorie! E voi cadete miseramente nei suoi tranelli!
Troppe parole provocano confusione, quindi divisione, rancori e sofferenza!
State attenti a come parlate e state attenti a quanto parlate! Guardate all’Esempio di Maria e Giuseppe: erano continuamente in dialogo con Me con santa preghiera di adorazione, lode, intercessione e nell’unione del loro essere a Me, loro Creatore, non c’era spazio per nessuna dissipazione.
I loro silenzi nel mondo erano preghiera che otteneva fiumi di grazie per il mondo!
Parlare troppo è sempre pericoloso. Ciò che esce dalla bocca dell’uomo lo rende impuro.
Siate giusti e confidate nel mio aiuto che vi salva da ogni pericolo. Cercate il bene, desiderate il bene e pregate chiedendo il bene per voi e per i vostri fratelli. Chiedete la mia Volontà e non giudicate le mie Vie!