Rosario per l’Avvento


+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore, vieni preso in mio aiuto

 

1° MEDITAZIONE. E’ TEMPO DI SVEGLIARSI DAL SONNO (Anno A)

 

Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l’altra lasciata.

Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà. (Matteo 24,37-44)

 

I giorni della nostra vita passano, uno simile all’altro, in un continuo correre, perennemente occupati in mille impegni e faccende da sbrigare. Per molti la vita è un vagare senza meta e anche qualche cristiano conosce questo torpore, quasi addormentato nel tran tran di una vita senza senso.

Per i cristiani l’Avvento è l’ora del risveglio, il tempo di riprendere le proprie certezze. Gesù Cristo ci sta venendo incontro per dare il vero significato alla vita.

 

1 Padre nostro, 10 Ave Maria, 1 Gloria al Padre

 

Riempici dell’amor tuo, Maria, per amar Gesù come te!

 

 

2° MEDITAZIONE: NEL DESERTO PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE (Anno B)

 

Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Come è scritto nel profeta Isaia:

Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te,

egli ti preparerà la strada.

Voce di uno che grida nel deserto:

preparate la strada del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri,

si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico e predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». (Marco 1,1-18)

 

Per preparare la via del Signore, Giovanni con il suo esempio ci suggerisce penitenza e austerità. Giovanni vive nel deserto, fuori dal chiasso per sentire la Voce di Dio. Ci invita a regalarci un po’ di silenzio.

La gente si faceva battezzare da Giovanni confessando i propri peccati. Accostiamoci con maggior frequenza al sacramento della Penitenza per ricevere il perdono di Gesù che rigenera la nostra vita di figli di Dio.

 

1 Padre nostro, 10 Ave Maria, 1 Gloria al Padre

 

Riempici dell’amor tuo, Maria, per amar Gesù come te!

 

3° MEDITAZIONE: RALLEGRATEVI NEL SIGNORE (Anno C)

 

Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella. (Luca 3,10-18)

 

Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo rallegrarci, anche se ci guardiamo intorno troviamo ben pochi motivi per stare allegri. Nonostante questo, noi cristiani troviamo nella fede motivi profondi per una gioia, una serenità, una pace e una sicurezza che nessuna disgrazia, nemmeno la morte, può portarci via.

Cosa dobbiamo fare ancora? Con amore cristiano dobbiamo avere sollecitudine per gli altri, amarli e servirli, volere il loro bene sia come persone private sia mentre esercitiamo il nostro ruolo nella società. Il cristianesimo non è un’attività del tempo libero.

 

1 Padre nostro, 10 Ave Maria, 1 Gloria al Padre

 

Riempici dell’amor tuo, Maria, per amar Gesù come te!

 

4° MEDITAZIONE: IN ATTESA CON LA VERGINE MADRE E GIUSEPPE (Anno A)

 

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. (Matteo 1,18-25)

 

Ieri come oggi la fede è l’atteggiamento necessario per scorgere i segni della venuta di Gesù. Nell’attesa del Signore che viene ci vengono presentate le figure di Maria e Giuseppe come modelli di fede. Hanno saputo fidarsi di Dio, cogliere negli eventi della vita la Voce del Signore e scorgere la sua Volontà.

Anche noi attendiamo con fede e amore Colui che viene ad insegnarci che la cosa più preziosa del mondo è l’amore: verso i bambini, gli umili, i poveri e verso Dio, nostro Onnipotente e Tenerissimo Papà.

 

1 Padre nostro, 10 Ave Maria, 1 Gloria al Padre

 

Riempici dell’amor tuo, Maria, per amar Gesù come te!

 

 

5° MEDITAZIONE: MARIA SERVA DI DIO E DEI POVERI (Anno C)

 

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore». (Luca 1,39-45)

 

Maria ci prende per mano e ci invita a fare con lei un cammino alla scoperta di un atteggiamento fondamentale per noi cristiani: lo spirito di servizio. Gesù, diventando Uomo nel grembo verginale di Maria SS. diventa non solo nostro Fratello ma il nostro servo, Colui che si spende, si dona per salvarci dal peccato e dalla morte e per ridonarci Dio, la sua amicizia la sua paternità. Gesù viene a dirci che siamo tutti fratelli e dobbiamo cominciare subito a metterci a disposizione, servendo quelli che hanno bisogno di noi nel piccolo mondo della nostra famiglia e della nostra comunità, come ha fatto Maria nella casa di Elisabetta.

 

1 Padre nostro, 10 Ave Maria, 1 Gloria al Padre

 

Riempici dell’amor tuo, Maria, per amar Gesù come te!

 

 

Salve Regina

 

 

 

 

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