Gesù pensa a tutto


Una preghiera usata da molti è “Gesù, pensaci Tu”, affidando a Lui la situazione che ci preoccupa.  A volte è una preghiera poco convinta perché si teme di non essere degni dell’intervento del Signore nella situazione che ci angoscia.  Molte volte la nostra poca fede è causata dal fatto che diverse nostre richieste non sono state esaudite nel modo da noi desiderato. Tutto questo accade perché non conosciamo il nostro Dio e non conosciamo il Santo Vangelo. Io credo che Gesù pensa a tutto quello che ci riguarda, provvedendoci sempre con infinito amore. Ci vuole fede e cioè il credere fermamente che tutto quello che accade, che è accaduto e che accadrà fa parte di un Piano d’amore di Dio per le nostre e altrui vite.

Dice Gesù: “Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l’animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno”. (Lc 12,29-30)

E ancora: “Chi ha visto me ha visto il Padre”. (Giovanni 14,9)

Guardiamo quindi Gesù, secondo quanto scritto nel Santo Vangelo.

La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva”. (Mt 4,24)

Questa frase ci fa comprendere come a Gesù stia a cuore sia la nostra salute fisica che spirituale. E’ vero che Gesù non guarì tutti e disse più volte che era necessaria la fede dei malati o degli intercessori, come si evince dall’episodio della guarigione di un paralitico: “Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico”. (Mc 2,4) Consideriamo che è altrettanto vero che il Signore è benevolo verso tutti, in special modo con coloro che lo pregano con cuore sincero e cercano di mettere in pratica i suoi insegnamenti.

“Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona.

Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita”? (Matteo 6,24-27)

Non mediteremo mai abbastanza queste Parole del Signore nostro. Molte ansie e sofferenze ce le procuriamo da noi stessi perché non abbiamo fede.

Pensiamo all’episodio dell’emorroissa che ottenne la guarigione solo toccando il mantello del Signore. Gesù le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». (Marco 5,34)

Gesù si è incarnato per ottenerci la Redenzione, cioè la salvezza dell’anima, che rimane la cosa più importante, ma si è occupato e si occupa anche di tutte le nostre necessità temporali perché “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!” (Ebrei 13,8)

Lo vediamo, ad esempio, quando moltiplicò i pani: “In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano». (Marco 8,1-3)

Gesù pensa a tutte le necessità della nostra vita e provvede il meglio per noi, che ci crediamo o no. Però è importante crederlo per trovare in Lui il ristoro per la nostra anima: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime”. (Mt 11,29)

In questo versetto ci sono altre due indicazioni importanti: prendere il giogo di Gesù e imparare da Lui la mitezza e l’umiltà. La fede, che viene seminata nel nostro cuore nel Santo Battesimo, ha bisogno di crescere ed è nostro dovere alimentarla con la preghiera e con un serio cammino di conversione. Solo così, con gli occhi della fede, potremo vedere l’immensa Bontà del Signore, che è sempre attento al nostro bene in ogni istante della nostra vita. Quando l’amore è grande, tutto quello che riguarda la persona amata è importante.

Gesù è Amore Incarnato per noi, Amore Crocifisso a causa nostra, Amore Risorto perché potessimo avere la possibilità della Beatitudine eterna con Lui.  Quando si ama, si desidera stare insieme alla persona amata. Gesù è sempre con noi e il Suo Amore non ci abbandona neppure quando Lo offendiamo. Sarebbe cosa buona e giusta però corrispondere al suo Amore con tutto il cuore, osservando i suoi Comandamenti e senza stancarci di lodarlo e ringraziarlo.

GESU’ PENSA A TUTTO. GESU’ E’ LA NOSTRA SALVEZZA, GESU’ E’ LA NOSTRA GIOIA.

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