Amare


Si è detto che l’amore vero è per sempre: se si incontra una persona e si ama, l’amore che si nutre per lei non può finire, né in questa vita né nella vita futura. Questo accade perché noi, anche se peccatori, siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio. Egli dice: ”Ti ho amato di amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà”.(Geremia 31.3)

Parliamo dunque di amore vero, di amore divino, del quale possiamo essere partecipi nonostante le nostre fragilità. E questo può essere possibile grazie alla Redenzione operata dal Signore Gesù, in unione con la nostra buona volontà e il nostro impegno. Anzi, direi che non solo è possibile, ma anche che il Signore ce lo chiede espressamente quando, prima della sua Passione, ci dona il comandamento dell’amore:

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando”. (Giovanni 15,12-14)

Il Signore ci chiede di amare con l’amore più grande e subito dopo diventa per noi Esempio e Modello da imitare. Certamente a noi può sembrare impossibile, ed effettivamente lo è, se confidiamo solo sulle nostre forze, ma se viviamo per Lui, con Lui ed in Lui tutto diventa possibile. Noi dobbiamo morire al nostro egoismo, rinnegando noi stessi, portando la nostra croce e seguendo Lui.

Gesù stesso afferma che tutto è possibile per chi crede (Marco 9,23). E l’apostolo Paolo attesta: “Tutto posso in colui che mi dà la forza“.(Filippesi 4,13). Quello che dovremmo cercare è di amare come Dio ama, cioè di amore eterno e senza fare preferenze di persone. Per noi che siamo ancora quaggiù è anche una grandissima consolazione il credere che i nostri cari defunti ci amano ancora e possiamo credere che ci amano di più di quando erano in vita, perché la loro capacità di amare si è ampliata. E possiamo anche credere che alla fine della nostra vita ci ritroveremo insieme con loro in Dio. Non ci saranno più veli e contrarietà e ci allieteremo insieme nella Dimora che Gesù sta preparando per noi che siamo ancora su questa terra.

L’amore vero, cioè l’amore divino, non fa preferenze di persone: è universale. Gesù chiama amico colui che lo consegnò ai nemici per farlo uccidere. Per Gesù sono tutti amici per il solo fatto che Lui ama tutti, così come il Padre ci ama tutti.

Dice Gesù: “ E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”. (Giovanni 17,22-26).

Queste parole fanno pensare che Gesù era unito al Padre ed amato da Lui prima della creazione del mondo e noi eravamo in Gesù prima della creazione del mondo e già da allora siamo stati amati. Dio ci ama da quando esiste e ci amerà finchè esiste, in una parola sola: ETERNITA’.

Nella Mente del Padre eravamo presenti in Cristo Gesù da sempre e da sempre il Padre ci ha amati nel flusso di Vita che è la Terza Persona: lo Spirito Santo.

Sì, la nostra mente può più facilmente espandersi a grandi ampiezze, ma il nostro cuore rimane minuscolo e incapace di dilatarsi. Quello che è impossibile per l’uomo non lo è per Dio Padre, che ha mandato Gesù Cristo per redimerci e farci partecipi della sua natura divina, come figli adottivi. Gesù è la Via, la Verità e la Vita.

E’ a proposito un passo del Vangelo: “Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità? (Giovanni 18,37)

Per me la verità è Cristo Gesù che rende testimonianza al Padre ed entrambi, insieme allo Spirito Santo, sono AMORE. La Verità è l’Amore Divino e, se Gesù regna nei nostri cuori, ce ne rende partecipi. Se siamo uniti a Gesù, Lui ama attraverso i nostri cuori e noi possiamo amare attraverso il suo Cuore Divino. Ecco quindi che il nostro minuscolo e paralitico cuoricino può dilatarsi in quel Cuore infinito che sostiene il mondo da sempre e per sempre. Dovremmo ricordare anche questo quando riceviamo Gesù Eucaristico: nell’Ostia Santa noi riceviamo, attraverso il Corpo e Sangue di Gesù Cristo, tutto l’Amore infinito ed eterno della Santissima Trinità.

Io mi rendo conto che tante volte chiedo al Signore piccole cose, trascurando quelle più importanti. Gesù è venuto per insegnarci ad amare perché è l’Amore che rende felici sia in questa vita che nell’eternità. Sappiamo bene che è facile amare chi ci ama e impossibile amare chi ci fa del male, con le nostre sole forze. Gesù ben volentieri ci insegna ad amare se noi vogliamo imparare. La scienza dell’Amore però si impara sotto la Croce di Cristo, davanti alla Quale molti fuggono per paura. La paura è un nemico agguerrito delle nostre anime e dovremmo vincerla, nel Nome di Gesù.

Noi abbiamo paura della croce, delle prove, della sofferenza, della morte ed è umano che sia così, perché siamo stati creati per la felicità eterna e non per la sofferenza. La sofferenza non viene da Dio ma dal peccato dell’uomo: dai nostri e altrui peccati, ma Gesù Cristo è venuto per salvarci e per ricondurci nella Via della Beatitudine. Bisogna partire da dove siamo se vogliamo raggiungere qualsiasi altra meta. Dobbiamo partire dalla nostra sofferenza, dalle nostre lacrime, dalle nostre preoccupazioni, ma abbiamo Dio che ci conduce e quindi ogni paura diventa puerile e illogica.

Partiamo da dove siamo in qualsiasi viaggio terrestre e altrettanto dobbiamo fare per il santo viaggio spirituale. Sostiamo sotto la Croce di Gesù con le nostre piccole croci. Contempliamo Lui e guardiamo noi. Iniziamo un dialogo sincero da cuore a Cuore. Lui ci ascolta. Rimaniamo anche in silenzio davanti a Lui, perché ha tante cose da dire al nostro cuore. Stiamo ai piedi della Croce di Gesù: vicino troveremo Maria, nostra Madre, e Giovanni. Gesù nella sua Ora ebbe ai suoi piedi la sua Mamma Santissima e il discepolo che più degli altri aveva corrisposto al suo Amore.

Contempliamo e adoriamo il Signore Crocifisso per imparare da Lui ad amare anche i nemici.

Ma ascoltiamo ancora Gesù: “Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».  Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». (Marco 12.28-31)

Dio è Ordine, mentre le nostre anime spesso sono disordinate come le nostre vite e le nostre case.  Il primo comandamento è amare Dio e il secondo di amare il prossimo come noi stessi. Da questo si evince che non possiamo amare il prossimo e noi stessi se non attraverso l’amore di Dio, che deve essere sempre al Primo posto. Solo per Lui, con Lui ed in Lui possiamo compiere opere per noi altrimenti impossibili.

Il secondo comandamento però ci fa riflettere: c’è un nesso inscindibile tra l’amore che abbiamo per noi stessi e l’amore che abbiamo per il prossimo. Al momento presente potremmo avere un sentimento egoistico e disordinato sia verso noi stessi che verso il prossimo. L’amore è un’altra cosa e il Signore ci vuole insegnare proprio questo.

Ascoltiamo Gesù: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti”. (Matteo 7,12)

Detto in altre parole se facciamo del male agli altri lo facciamo anche a noi stessi, mentre se facciamo del bene agli altri lo facciamo anche a noi stessi e questo accade perché, pur essendo corporalmente divisi, siamo tutti spiritualmente uniti in Dio. Siamo fratelli in senso infinito ed eterno, perché siamo fratelli in Dio per mezzo di Cristo Gesù, nostro Redentore.

Siamo spiritualmente uniti con i fratelli viventi in tutto il mondo, con tutti quelli che sono vissuti prima di noi, con tutti quelli che vivranno dopo di noi e con tutti i fratelli che già sono in Cielo.

L’Amore vero quindi è solo l’Amore Divino che Gesù ci insegna e ci partecipa. Siamo nati per amare e per essere felici per sempre e in Dio è possibile se lo vogliamo.

Sottolineo queste parole, dette da Gesù al Padre, già riportate sopra: Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità…

Dio è UNO e TRINO e noi siamo stati creati a sua immagine e somiglianza. Gesù ci indica la via dell’unità, perché tutta l’umanità è UNA davanti al Signore pur nella peculiarità di ciascuna persona. Tant’è vero che Lui ama ciascuno in modo unico e l’Umanità nel suo insieme.

Quindi possiamo amare veramente solo in Dio, amando Lui per primo e amando tutti per amor Suo e così ameremo noi stessi. Tutto questo nell’Unità di Dio stesso.

C’è anche un particolare che voglio esporre: tanto spesso ci domandiamo quale sia la Volontà di Dio nei nostri riguardi. Io penso che sia la santità, che ciascuno deve desiderare con impegno concreto, nello stato e nelle condizioni in cui si trova, confidando sempre e in ogni cosa nel Signore Gesù.

Sì, perché tante volte abbiamo il desiderio di fare del bene, ed è un buon desiderio in sè, ma poi magari lo vorremmo realizzare in condizioni diverse da quelle in cui ci troviamo e di fatto non concludiamo nulla, perché abbiamo lasciato lavorare il nostro egoismo…

Non manchiamo di nulla (salmo 22) per portare a compimento il Desiderio di Dio per la nostra vita: la santità. Dobbiamo desiderare la santità e impegnarci perché Gesù è morto per noi proprio per questo. Non contentiamoci di piccole cose per non dare dispiacere al suo Adorabilissimo Cuore. Seguiamo con fede il nostro Signore e Maestro.

Si vorrebbe fare del bene, ma l’unica cosa saggia è lasciare che il Signore ci conduca per la Via della Santità, confidando nel suo Amore, sempre e soprattutto nei momenti più difficili. Il mondo ha bisogno di santi: se diventeremo santi, faremo del bene al mondo intero e anche di più come si diceva poc’anzi.

Siamo spiritualmente uniti a tutti i fratelli e questo significa che il male che facciamo non rimane confinato nelle nostre persone, ma si propaga all’infinito. Allo stesso modo il bene che facciamo non rimane confinato in noi, ma si propaga all’infinito. E’ una grandissima responsabilità che non possiamo sostenere da soli, ma possiamo e dobbiamo collaborare con il Signore Gesù perché ci faccia santi e allora Lui farà anche attraverso noi tutto il bene che Lui vuole, partendo dalle persone che ci sono più vicine.

A lode e gloria della Santissima Trinità.

 

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