Rosario per le anime sante del purgatorio


“Una lacrima per i Defunti evapora, un fiore sulla tomba appassisce, una preghiera, invece, arriva fino al cuore dell’Altissimo”. (Sant’Agostino)

 

+Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria

 

Credo: Io credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al Cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen

 

 

1° Meditazione: le anime sante del purgatorio glorificano la Misericordia di Dio.

 

“Coloro che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.” (1030 Catechismo della Chiesa Cattolica)

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria

 

Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù, in unione con tutte le Sante Messe celebrate oggi nel mondo, per tutte le anime Sante del Purgatorio, per i peccatori di tutto il mondo, della Chiesa Universale, della mia casa e della mia famiglia. Amen.

 

2° Meditazione: il purgatorio è la purificazione finale degli eletti.

 

“La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze e di Trento. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore: « Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c’è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ».  (1031 Catechismo della Chiesa Cattolica)

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria

 

Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù, in unione con tutte le Sante Messe celebrate oggi nel mondo, per tutte le anime Sante del Purgatorio, per i peccatori di tutto il mondo, della Chiesa Universale, della mia casa e della mia famiglia. Amen.

 

3° Meditazione: la Chiesa onora la memoria dei defunti.

 

“Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: « Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti: « Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? […] Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere ». (1032 Catechismo della Chiesa Cattolica)

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria

 

Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù, in unione con tutte le Sante Messe celebrate oggi nel mondo, per tutte le anime Sante del Purgatorio, per i peccatori di tutto il mondo, della Chiesa Universale, della mia casa e della mia famiglia. Amen.

 

4° Meditazione: nel purgatorio si soffre un dolore beato perché si è certi della salvezza.

 

“Alcuni teologi recenti sono dell’avviso che il fuoco che brucia e insieme salva sia Cristo stesso, il Giudice e Salvatore. L’incontro con Lui è l’atto decisivo del Giudizio. Davanti al suo sguardo si fonde ogni falsità. È l’incontro con Lui che, bruciandoci, ci trasforma e ci libera per farci diventare veramente noi stessi. Le cose edificate durante la vita possono allora rivelarsi paglia secca, vuota millanteria e crollare. Ma nel dolore di questo incontro, in cui l’impuro ed il malsano del nostro essere si rendono a noi evidenti, sta la salvezza. Il suo sguardo, il tocco del suo cuore ci risana mediante una trasformazione certamente dolorosa “come attraverso il fuoco”. È, tuttavia, un dolore beato, in cui il potere santo del suo amore ci penetra come fiamma, consentendoci alla fine di essere totalmente noi stessi e con ciò totalmente di Dio”. (Enciclica Spe Salvi di Papa Benedetto XVI)

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria

 

Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù, in unione con tutte le Sante Messe celebrate oggi nel mondo, per tutte le anime Sante del Purgatorio, per i peccatori di tutto il mondo, della Chiesa Universale, della mia casa e della mia famiglia. Amen.

 

5° Meditazione: nella comunione delle anime viene superato il semplice tempo terreno.

“Ora ci si potrebbe domandare ulteriormente: se il “purgatorio” è semplicemente l’essere purificati mediante il fuoco nell’incontro con il Signore, Giudice e Salvatore, come può allora intervenire una terza persona, anche se particolarmente vicina all’altra? Quando poniamo una simile domanda, dovremmo renderci conto che nessun uomo è una monade chiusa in se stessa. Le nostre esistenze sono in profonda comunione tra loro, mediante molteplici interazioni sono concatenate una con l’altra. Nessuno vive da solo. Nessuno pecca da solo. Nessuno viene salvato da solo. Continuamente entra nella mia vita quella degli altri: in ciò che penso, dico, faccio, opero. E viceversa, la mia vita entra in quella degli altri: nel male come nel bene. Così la mia intercessione per l’altro non è affatto una cosa a lui estranea, una cosa esterna, neppure dopo la morte. Nell’intreccio dell’essere, il mio ringraziamento a lui, la mia preghiera per lui può significare una piccola tappa della sua purificazione. E con ciò non c’è bisogno di convertire il tempo terreno nel tempo di Dio: nella comunione delle anime viene superato il semplice tempo terreno. Non è mai troppo tardi per toccare il cuore dell’altro né è mai inutile”. (Enciclica Spe Salvi di Papa Benedetto XVI)

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria

 

Eterno Padre, io ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù, in unione con tutte le Sante Messe celebrate oggi nel mondo, per tutte le anime Sante del Purgatorio, per i peccatori di tutto il mondo, della Chiesa Universale, della mia casa e della mia famiglia. Amen.

 

Salve Regina

 

Tratto da: Preghiamo con la corona del rosario – Imprimatur Parma, 23 Luglio 2018 + Enrico Solmi Vescovo.

 

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