52. Sacra Scrittura e preghiera


Un monaco medioevale scriveva: “L’esperienza della lettura sacra acuisce la sensibilità del lettore, aumenta la capacità di comprenderla, scuote dal torpore, allontana l’ozio, dà ordine all’esistenza, corregge le cattive abitudini, provoca un pianto che fa bene e trae dal cuore compunto le lacrime, frena le chiacchiere e le banalità, accende il desiderio di Cristo, della patria celeste. La lettura sacra, deve sempre accompagnarsi all’orazione ed esserle intimamente unita, perché dalla lettura siamo istruiti e dall’orazione siamo purificati. Così chi vuol essere sempre con Dio, deve pregare di frequente e di frequente leggere: quando preghiamo, infatti, siamo noi che parliamo con Lui, e quando leggiamo è Lui che parla con noi. Chiunque cerca la perfezione deve progredire nella lettura, nella preghiera, nella meditazione. Leggendo si impara ciò che non si conosce, meditando riteniamo ciò che abbiamo imparato, con la preghiera otteniamo di vivere ciò che abbiamo ritenuto. La lettura delle Sacre Scritture ci ottiene questo duplice dono: rende più perspicace la comprensione dell’animo e conduce l’uomo, dopo averlo strappato alle vanità del mondo, all’amore di Dio”.

 

Condivido pienamente queste affermazioni e rendo testimonianza della grazia che la Parola di Dio mi ha donato. Vorrei che tutti i miei fratelli si nutrissero  abbondantemente della Parola, per crescere nella conoscenza di Dio e progredire nella vita spirituale.

 

Il Catechismo della Chiesa Cattolica cita:

 

101 Nella condiscendenza della sua bontà, Dio, per rivelarsi agli uomini, parla loro in parole umane. «Le parole di Dio, infatti, espresse con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il Verbo dell’eterno Padre, avendo assunto le debolezze dell’umana natura, si fece simile agli uomini».

 

102 Dio, attraverso tutte le parole della Sacra Scrittura, non dice che una sola Parola, il suo unico Verbo, nel quale esprime se stesso interamente.

«Ricordatevi che uno solo è il discorso di Dio che si sviluppa in tutta la Sacra Scrittura ed uno solo è il Verbo che risuona sulla bocca di tutti gli scrittori santi, il quale essendo in principio Dio presso Dio, non conosce sillabazione perché è fuori del tempo».

103 Per questo motivo, la Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture, come venera il Corpo stesso del Signore. Essa non cessa di porgere ai fedeli il Pane di vita preso dalla mensa della Parola di Dio e del Corpo di Cristo.

 

104 Nella Sacra Scrittura, la Chiesa trova incessantemente il suo nutrimento e il suo vigore; infatti attraverso la divina Scrittura essa non accoglie soltanto una parola umana, ma quello che è realmente: Parola di Dio.  « Nei Libri Sacri, infatti, il Padre che è nei cieli viene con molta amorevolezza incontro ai suoi figli ed entra in conversazione con loro ».

 

 

E’ nato in me il desiderio di approfondire il vangelo secondo Giovanni, prendendo appunti, sia per non dimenticare che per farne condivisione fraterna. Il mio scopo è quello di avvicinarmi con umiltà e semplicità, leggere e meditare, confidando che lo Spirito Santo mi aiuti a comprendere, credere e vivere la Parola di Vita.

 

E’ scritto: “Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”. (Eb 4,12)

Così sia. Amen. Alleluia.

 

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