35. La santa Messa (2)


Quando entriamo in Chiesa facciamo il segno della croce con l’acqua santa che è stata benedetta nel nome di Cristo per guarirci e cacciare i demòni. Questo gesto ci ricorda il nostro Battesimo e significa la nostra appartenenza a Dio; attesta la nostra fede nel Padre Celeste che ci ha creati, al Signore Gesù che è venuto a redimerci, nello Spirito Santo che ci santifica e ci guida in ogni momento.

 

La liturgia è piena dei segni di croce e nessuna cerimonia inizia senza questo gesto. Il segno di croce appare di volta in volta o come invocazione alla SS. Trinità o come ricordo del mistero della Passione e morte del Signore.

La chiesa ha fatto del segno di croce una professione di fede. Basterà pensare che ogni sacramento viene conferito con il segno di croce, che nell’antico rito del battesimo la “signatio crucis” esprimeva la nostra appartenenza a Cristo, che nel nuovo rito del Battesimo il segno di croce, fatto dai genitori e padrini sulla fronte del battezzato, esprime il loro impegno di educazione e formazione cristiana, che all’inizio della S. Messa “Terminato il canto d’ingresso, il sacerdote e tutta l’assemblea si segnano col segno della croce” (Introduzione al Messale, n. 28).

 

Il triplice segno della croce al Vangelo ha un profondo significato:

  • Segniamo la fronte, per chiedere al Signore di aprire il nostro intelletto alla comprensione della sua Parola.
  • Segniamo le labbra, per esprimere che vogliamo professare la nostra fede.
  • Segniamo il petto, perché la Parola metta radici nel nostro cuore.

Questo triplice segno di croce vuole auspicare che il Vangelo diriga i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni, cioè tutta la nostra vita.

 

Dopo aver pronunciato sul pane e sul vino le parole della consacrazione, “Questo è il mio corpo… questo è il mio sangue” il sacerdote aggiunge un’espressione che riassume tutto il cristianesimo: “Mistero della fede”. Ebbene il segno di croce esprime il mistero della nostra fede (1Tim 3,9) ed è sorgente di benedizione.

 

Il segno della croce è il segno più santo e importante che ci sia e dobbiamo farlo bene: lento, ampio, consapevole, in modo che abbracci tutto il nostro essere, corpo, anima, pensieri, volontà. Con questo segno dovremmo desiderare di abbracciare il Signore Gesù che ci ha salvati.

 

Il segno della croce attesta quello che andiamo a fare nella santa Messa: andiamo ad offrire, insieme con tutti i cristiani, il sacrificio della croce, ad offrire anche noi stessi e ad unire le nostre croci alla croce del Signore Gesù.

Tutta la nostra vita di cristiani è rivestita della croce: segno di salvezza, difesa, forza, benedizione, guarigione e liberazione.

Il segno della croce è il più antico e principale sacramentale, termine che significa, un “segno sacro”, mediante il quale, ad imitazione dei sacramenti, “sono significati principalmente effetti spirituali che si ottengono per supplica della Chiesa”. Esso ci difende dal male, ci protegge contro gli assalti del demonio e ci rende propizia la grazia di Dio. San Gaudenzio afferma che, in tutte le circostanze, esso è “una invincibile armatura dei cristiani”. Ai fedeli che si mostravano turbati o tentati, i Padri della Chiesa consigliavano il segno della croce come rimedio dall’efficacia garantita.

 

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