15. Guidami sulla via della vita


“Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri: vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita.(Salmo 138,23-24)

Dobbiamo essere sinceri con noi stessi: il pensare che il Signore conosce tutto di noi, persino nei minimi dettagli, che effetto ci fa? Ci piacerebbe nascondergli qualcosa, oppure ne siamo contenti? In sostanza: temiamo il suo Giudizio oppure abbiamo creduto che Dio è Amore? La differenza è tanta perché nel primo caso rimaniamo nei nostri pensieri, mentre nel secondo siamo aperti al rinnovamento della mente e della vita che il Signore Gesù vuole operare in noi.

Il salmista ha riconosciuto l’Amore di Dio e chiede espressamente di essere scrutato nell’intimo, nei pensieri e nelle azioni per essere da Lui corretto e guidato nella Verità.

Anche noi non dobbiamo avere paura di Dio anche se siamo peccatori, perché il suo Amore e la sua Misericordia sono senza limiti. La conversione porta momenti di tristezza, ma è il cammino della vita e della gioia.

C’è da dire che molto spesso temiamo anche il giudizio delle altre persone: è un male comune. Vorremmo piacere agli altri e vorremmo piacere a noi stessi: in realtà queste due condizioni non si verificano quasi mai e noi viviamo da insoddisfatti cronici.

Con un determinato comportamento magari facciamo piacere a Tizio, ma nel medesimo tempo facciamo dispiacere a Caio: abbiamo notato più volte che non possiamo accontentare tutti. E come potremmo pretenderlo? Nessuno può piacere a tutti e la vicenda terrena di Gesù Cristo ne è la Testimonianza più lampante.

Eppure noi sentiamo il bisogno di avere l’approvazione altrui, a sostegno di un’autostima incerta e altalenante. Se la riceviamo siamo soddisfatti e magari ci esaltiamo un po’. Se non la riceviamo possiamo avere reazioni di rabbia per il nostro orgoglio ferito oppure di depressione. Che fare per ovviare a queste situazioni?

Io credo che dobbiamo mettere Dio al primo posto e, di conseguenza, il suo Giudizio. Come ci vede il Signore? il Signore ci guarda con Misericordia, similmente a una mamma che guarda il suo piccolo bambino ammalato. Una mamma potrà amare di meno il suo bambino che soffre ed è abbruttito dalla malattia o lo amerà forse anche di più di quello sano proprio perché ne ha più bisogno?

Guardiamo al Signore come dice il salmo: “Guardate a Lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti” (Salmo 33,6)

Dopo aver detto che il Giudizio di Dio è il più importante di tutti, vorrei sottolineare che non possiamo sottovalutare il giudizio dei fratelli, perché il Signore agisce anche in loro e quindi può servirsene per correggerci nei nostri comportamenti sbagliati. Per questa ragione io credo che sia bene mettersi in discussione per comprendere se dobbiamo cambiare atteggiamento. La cosa migliore credo che sia quella di andare dal Signore Gesù con umile preghiera e chiedere a Lui di portare conversione nelle nostre menti e nelle nostre vite perché la sua grazia rinnovi cuori e relazioni. E non dobbiamo avere dubbi: il Signore è con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo, ma solo per mezzo dell’umiltà e della carità noi possiamo rimanere nella sua grazia.

Un’ultima nota a riguardo della falsa autostima è questa: tutto il bene che abbiamo proviene da Dio e a Lui dobbiamo essere riconoscenti. Tutto il male che abbiamo dobbiamo portarlo a Lui, perché lo trasformi in bene. Non siamo in grado di giudicare i nostri meriti e le nostre colpe, tuttavia sappiamo di essere peccatori e ci impegniamo nel cammino di conversione. Ricordiamo che, nonostante le nostre miserie, Dio ci ama, ci stima, ci perdona e ci dona grazia sovrabbondante, rendendoci partecipi dei suoi Disegni di Salvezza. Lodiamo senza fine il nostro Dio e camminiamo umilmente con Lui che parla ai nostri cuori per mezzo del suo Santo Spirito.

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