Vivere da fratelli in Cristo


Miei piccoli cari,

non dimenticate che siete figli del Padre e fratelli in Cristo. Non dimenticate che siete membra gli uni degli altri. Ricordate che siete “uno in Cristo Gesù” e membra dell’unico Corpo, la Chiesa, di cui Gesù Cristo è il Capo.

Poiché vivete nel mondo, anche se non appartenete al mondo, siete soggetti a combattimenti interiori per poter praticare la carità in conformità al Volere del Capo, Gesù Cristo. Siete chiamati a combattere il vostro egoismo, che può essere forte e prepotente ed incitarvi a prevalere, o perlomeno, a far prevalere le vostre ragioni ogniqualvolta vi troviate in contrasto con i pensieri altrui. Siete chiamati a combattere anche l’inclinazione al ripiegamento su voi stessi, perché è molto dannosa.

È facile parlare bene, ma non essere coerenti a quanto si dice nel vivere la propria fede e nell’esercizio della carità.  Eppure Gesù è stato chiaro dicendo: “da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”.
La carità fraterna ha innumerevoli sfumature e tutte non si potrebbero citare, ma essenzialmente parte dalle relazioni vissute in buona armonia, anzi, nella Pace di Cristo. Poiché siete tutti imperfetti e nessuno è esente da difetti, è necessaria la mutua sopportazione per amore di Dio, per amore del prossimo e per amore di voi stessi. L’Amore infatti ha sempre dimensione trinitaria.

Sapete e credete che il buon Dio sa trarre il bene anche dal male e che le sue Vie non sono le vostre vie. Siate umili, perché l’umiltà e la carità vanno sempre a braccetto. Non sentitevi superiori a nessun altro e non guardate i difetti altrui senza prima aver guardato i vostri.  Nel vostro cuore, come in quello dei vostri fratelli, c’è il bene e il male. Prendendo come esempio un campo, in esso cresce sia buon grano che zizzania e resteranno insieme fino all’ultimo giorno.  Voi potete coltivare il buon grano nel campo del vostro vicino, alimentando il bene presente con parole ed azioni buone ed edificanti. Non date, invece, neppure uno sguardo alla zizzania, ma presentate al Buon Dio, nella preghiera, le vostre e altrui infermità spirituali, perché Lui vi guarisca. Io vi assicuro che vi guarirà in giusta e sapiente proporzione alla vostra umiltà, perché diversamente potreste cadere in superbia, incorrendo in un male ancora più grande.

Se sarete umili e saprete rimettere ogni cosa nelle Mani di Colui che è chiamato “Principe della Pace”, non vi sarà difficile sopportare le inezie di coloro che inconsapevolmente urtano la vostra sensibilità.  Se sarete umili, non vi sarà difficile sopportare indelicatezze e offese di ogni genere e neppure grandi ingiustizie. Vivete in pace tra di voi, da fratelli uniti dall’amore di Gesù, che tutto ha sopportato per salvarvi dal peccato e per ricrearvi a vita nuova mediante la Redenzione nel suo Sangue.

Lasciatevi umilmente correggere dal Signore Gesù, che è sempre Dolce e Tenero anche quando, per guarirvi, deve mortificare il vostro orgoglio. Se sarete umili, potrete essere suoi strumenti anche per la correzione fraterna del fratello, se è necessaria, ma fate attenzione a non prendere iniziative egoistiche per affermare le vostre ragioni, perché solo quello che Dio vuole è cosa giusta, buona e santa. Cercate quindi sempre e in ogni cosa la Volontà e la Gloria del vostro Dio.

Vivete dunque da fratelli in Cristo, per crescere nella grazia uniti a Lui, tutti insieme, come membra dell’unico Corpo, il Corpo Mistico del Signore: la Santa Chiesa.

Pregate per le mie intenzioni. Pregate per la Chiesa. Pregate per tutti.

Vi amo e vi benedico custodendovi tutti nel mio Cuore Immacolato.

                                                        Maria, Regina del Cielo e della terra.

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