Sofferenze e cammino


Figlia mia,

mi hai chiesto un Insegnamento che sia utile per te e per  i tuoi fratelli e Io prontamente ti esaudisco, rivolgendomi a tutti coloro che, come te, hanno già iniziato un cammino di conversione.

 

Se voi sapeste quanto vale un’anima sola, sareste incessantemente occupati nell’impegno per la vostra e altrui santificazione. Sì, perché nessuno che cerca la mia Santa Volontà può pensare solo a se stesso. Tenete lo sguardo della fede fisso su Gesù che è vostro Maestro, Signore e Salvatore e camminate alla sua sequela per raggiungere la pienezza della vita.

 

L’Opera della Redenzione, perfettissima perchè compiuta da Dio stesso, necessita di giungere al suo compimento, ottenibile mediante la collaborazione dell’anima che l’accoglie. Nessuno può salvarsi da se stesso e nessuno può salvarsi se non lo vuole. Dio è Onnipotente, ma non può salvare chi non vuole essere salvato. Queste cose, ovvie per molti, hanno profondità che si possono scoprire solo durante il cammino, perché Dio dà sempre luci spirituali a chi le chiede e, nel momento favorevole, vengono accolte.

 

Oggi faremo un cenno alle conseguenze del peccato. Non possiamo scrivere in modo esaustivo, tuttavia sono a ricordare che il Maestro parla incessantemente a ogni cuore. Ascoltate dunque il vostro Dio che, in molti modi, comunica con tutti i suoi figli e con ciascuno in particolare.

 

Premesso ciò, vengo a ricordare che il peccato viene sempre perdonato da Dio a tutti coloro che si pentono sinceramente. Dio è Misericordioso, ma è anche Giusto ed esercita la Giustizia in modo perfettissimo. Il peccatore pentito ottiene il Perdono Divino, ma gli rimane da scontare una pena temporale per i peccati commessi: questa è un’esigenza della Giustizia.

 

Sento molti lamenti dai miei figli che soffrono a causa della purificazione della loro anima e che non pensano che le loro sofferenze servono anche per scontare i loro peccati. Tutto il cammino terrestre è contrassegnato dall’imperfezione e dal peccato, ma chi segue il Signore non deve mai scoraggiarsi, perché la Divina Sapienza conduce tutte le anime di buona Volontà verso una meta gloriosa.

 

Se voi sapeste quali delizie inenarrabili ed eterne godranno i miei figli che avranno raggiunto il loro personale grado di perfezione, ne morireste di gioia! Ma c’è un tempo per ogni cosa sotto il sole e vi dico che la Redenzione di un’anima sola è Opera infinitamente più grande della creazione dei cieli e della terra. Dio ha pensato a tutto come solo Lui sa fare.

 

Quando un’anima si incammina alla sequela di Cristo viene molto provata e spesso è tentata allo scoraggiamento. Deve attraversare molte desolazioni, ma lo Spirito Santo l’assiste continuamente, donando anche le consolazioni necessarie. L’anima non comprende la Via per la quale è condotta e teme di perdersi. Bisogna avere Fede nel Signore, che sempre provvede secondo un Piano d’Amore troppo alto per il vostro intelletto.

 

Ma torniamo al discorso delle prove e delle sofferenze, che servono per raffinare la fede,  procedere nel cammino di purificazione e scontare il debito contratto con la Giustizia Divina prima della conversione.  Oggi mi limito a dirvi del periodo che avete vissuto prima della conversione, perché dal momento dell’inizio della medesima c’è stata una grande trasformazione, con le relative conseguenze, anche se l’anima ha continuato a commettere peccati.

 

Dicevo, dunque, che l’anima in conversione soffre anche per scontare la pena temporale che si era meritata nel periodo in cui non si era ancora arresa all’Amore di Dio. Faccio un piccolo appunto a riguardo delle Indulgenze che sono un Dono di Dio per la sua Chiesa e sono da praticare con gratitudine verso Colui che le ha concesse. Purtuttavia anche le indulgenze plenarie, pur essendo perfette come Dono, non sono perlopiù ricevute con le giuste disposizioni dalle anime e quindi vengono lucrate in modo imperfetto. Ecco perché, spesso, il debito temporale rimane e le anime continuano a scontarlo,  fino a che non sarà estinto.

 

Giorno felice, quello in cui l’anima si sentirà liberata da tutto il peso del suo passato peccaminoso e potrà cominciare a salire, con gioia, le altezze del sacro monte dell’Amore. Allora potrà, con maggior slancio e gioia, dedicarsi a servire Dio, collaborando con Lui per la salvezza dei fratelli. Questo impegno le procurerà anche di procedere a grandi passi nella via della santificazione personale, a causa della carità esercitata.

 

Dio ha bisogno di anime che lo aiutino nell’Opera di Redenzione del mondo e a chi potrebbe rivolgersi, se non ai suoi amici? Beate e benedette quelle anime che risponderanno ai Divini Appelli e si renderanno disponibili all’accoglienza della Divina Volontà, anche quando questa le condurrà di nuovo verso la sofferenza, a causa di espiazione degli altrui peccati. Nel mondo si parla di solidarietà con il prossimo, mentre Noi parliamo di Comunione dei Santi, che è cosa infinitamente più grande e che permette, in Cristo, di ottenere grazie, perché anche i fratelli che ancora non hanno conosciuto l’Amore di Dio aprano il loro cuore e accolgano la salvezza del Signore, collaborando con Lui per la realizzazione del Progetto personale di vita.

 

Riassumendo: nella prima parte del cammino di conversione le anime soffrono principalmente a causa della loro purificazione e per le pene temporali che si sono meritate con i loro peccati. In questo tempo sono feconde e lavorano anche per il Corpo Mistico, pur tuttavia è prioritario che avanzino nel loro cammino personale, per diventare idonee a una seconda fase, in cui le proporzioni saranno ben diverse. Accadrà infatti che l’anima avrà raggiunto il grado di purezza sufficiente per lavorare con maggior fecondità al Progetto di Dio, che consiste nella salvezza di tutte le anime. In questa seconda fase del cammino le anime vengono invitate, a causa della carità, a rinunciare al grado di beatitudine che hanno raggiunto, per tornare nella valle del dolore ad aiutare i loro fratelli. L’unione con Dio si fa più profonda e la sua Presenza fa sì che l’anima sia beata pur soffrendo, perché la Volontà di Dio è sempre causa di gioia per l’anima che l’accoglie. Per essere felici ora e sempre DIO SOLO BASTA.      

 

Quindi anche le sofferenze, pur essendo contrarie alla natura umana, sono Dono di Dio in tutte le fasi del cammino terrestre e, come tali, andrebbero accolte per trovare in esse la Volontà di Dio, che vuole che siate felici anche nelle tribolazioni della vita presente. Tutto è possibile per chi crede. (Marco 9,23)

 

 

Padre mio, Buono e Pietoso, lento all’ira e grande nell’Amore, ascolta le nostre umili richieste e aiutaci a vincere i nemici della nostra unione con la tua Santissima Volontà.

Aiutaci a vincere la paura, perché riusciamo ad aprire i nostri cuori all’accoglienza della tua Grazia. Rafforzaci nelle tribolazioni e consolaci nelle desolazioni, perché possiamo riconoscere la Tenerezza Divina proveniente dal tuo Cuore Compassionevole.

Aiutaci a diventare figli umili e obbedienti, testimoni della luce della verità in questo mondo tenebroso. Padre Buono, noi confidiamo in Te, nel Signore Gesù e nello Spirito Santo e ci affidiamo fiduciosi alla guida della Santissima Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra.

 

Figlia mia, solo tre dei dodici discepoli videro la gloria di Dio sul monte Tabor, ma nessuno di essi fu in grado di riconoscere la gloria di Dio sul Calvario, eppure anime generose, dopo la Morte e Risurrezione del Signore, ebbero amore sufficiente per ripercorrere con Lui la stessa Via fino al “tutto compiuto” che indica il raggiungimento della perfezione personale e, conseguentemente, il massimo grado di gloria, secondo la chiamata personale.

 

Padre Buono io so che Tu sei Giusto e che non ti sfugge il minimo peccato o imperfezione, ma so anche che non dimentichi neppure la più piccola buona azione. Tu ci scruti e ci conosci e la tua Misericordia Infinita si accorda perfettamente con la tua Giustizia. Abbi pietà di noi e guariscici dalle nostre infermità spirituali. Apri i nostri cuori chiusi e continua a chiamarci a collaborare al tuo Progetto d’Amore. Aiutaci a rispondere con generosità alla tua chiamata.

 

Mia cara, sono Padre e desidero il meglio per i miei figli. Chiamo tutti alla santità, perché tutti possono raggiungerla, se lo vogliono. Chiamo ogni anima al massimo grado di gloria per la quale l’ho creata, ma molte anime mi danno risposte incerte e tiepide.

 

Padre Buono, abbi pietà di noi!

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