Sii paziente con te stesso e con tutti


Piccolo figlio della Luce,

tu, che hai consacrato la tua vita a Dio, ascolta.

Ascolta la Voce di un Padre che non gradisce di vedere come sei esigente verso te stesso.

Sì, perché Io sono tuo Padre, ti amo e desidero che tu possa afferrare ogni atomo di felicità che la vita terrena può offrirti, anche in mezzo alle prove e alle tribolazioni.

Tu spesso ti sforzi di essere buono e misericordioso con il tuo prossimo, ma non sai esserlo con te stesso. Perché?

Ritorna al tuo passato e vedi come l’educazione che hai ricevuto ha condizionato la tua personalità. Vedi come le esperienze, sia le felici e molto più le dolorose, hanno formato il tuo modo di pensare e di giudicare. So bene che, in osservanza alla mia Parola, tu cerchi di non giudicare, tuttavia il giudizio è come un istinto innato in te, che può emergere o rimanere nascosto, ma esiste. Tu ti giudichi spesso e ti giudichi male, perché non ti giudichi secondo Verità. Così fai anche con il tuo prossimo, anche senza accorgertene. Io leggo i tuoi pensieri.

Puoi tu scrutare te stesso? Sei tu in grado di sapere quanta colpa c’è nel tuo peccato?

Che cosa è per te il peccato? E’ soltanto la mancata piena osservanza dei dieci comandamenti o piuttosto qualsiasi condizione che ti allontana da Me, perché contraria al mio Volere?

 

Dice Gesù: “Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori.”(Matteo 9,13)

 

Quello che non mi piace è che tu, pur avendo confessato il tuo peccato e avendo giusta e retta disposizione di cuore, non accogli in pienezza il mio Perdono. Continui a pensare al peccato che Io ti ho perdonato e non vuoi dimenticarlo. Io ho perdonato e dimenticato, tu non hai fatto altrettanto ed è per questo che hai ancora un peso nel cuore, anche se spesso non ne sai individuarne la causa. Tu porti nel tuo cuore il fardello del passato, di conflitti non risolti, di perdono non donato. Di queste cose puoi essere più o meno consapevole, ma, se chiedi l’aiuto dello Spirito Santo, puoi rielaborare i ricordi nella Luce della Verità, perché perdano quel pungiglione di dolore che ancora ti ferisce.

 

Io faccio nuove tutte le cose. Ti ripeto che, se ci sono nel tuo cuore delle zone di ombra, devono essere illuminate dalla mia Luce; se ci sono eventi che non sono stati permeati dal mio Perdono, devono essere affrontati di nuovo, per sciogliere le catene che tengono imprigionata la tua personalità. Tu sei chiamato a crescere nella grazia, per raggiungere la misura della statura di Cristo per cui sei stato creato. Lasciati liberare completamente dalla Verità.

 

Riesci a perdonare te stesso per le tue debolezze? Se la risposta è negativa, significa che non hai donato in pienezza il tuo perdono. Magari hai perdonato tutti quelli che ti hanno ferito, tranne uno… magari nei tuoi ricordi ci sono eventi dolorosi in cui hai ritenuto fosse responsabile un Dio cattivo ed ingiusto. Magari non hai consapevolezza di qualche risentimento che è rimasto nascosto, perché tu stesso lo hai voluto seppellire ed ora è come una spina pungente nel tuo cuore.

 

Hai pazienza con te stesso? Se la risposta è negativa, pensa se sei paziente verso il tuo prossimo. E pensa anche se hai beneficiato della pazienza altrui fino ad oggi. Hai qualcuno da perdonare?  Forse non hai conosciuto la Pazienza che Io, tuo Padre, ho verso di te ,o forse la dai per scontata. Forse non mi conosci, ma tu vuoi conoscermi?

Sei disposto a lasciarti cambiare? Ti fidi di Me? Io voglio che tu diventi sempre più somigliante a Gesù, il mio Unigenito e Santo Figlio.

 

So che vorresti essere migliore e che ti rattristi a causa delle tue debolezze. Sopporta te stesso come sei, amati come sei, e allora potrai amare anche gli altri così come sono.

Non credi, figlio mio, che, se Io ti sollevassi ora dalle tue miserie, cadresti in guai ancora peggiori? Sì, perché l’orgoglio è ancora forte in te ed io ti conduco nella Via della perfezione cristiana con sapienza, facendoti procedere secondo ogni passo di umiltà che sai fare.

Il mio Amore non fa differenze: Io amo tanto quelli che camminano velocemente, quanto quelli che sono più lenti. Ma che ne sai tu di chi porta più frutto? Che ne sai tu di chi maggiormente mi glorifica? Tu non sei in grado di giudicare quello che non vedi e non conosci, quindi fidati e cerca di crescere nell’Amore, come Io ti chiedo, senza porti troppi problemi, perché sei mio figlio e Io ti provvedo con Sapienza. Tu sei un prodigio del mio Amore, credi anche se non lo vedi e credi che tutti i miei figli sono prodigi del mio Amore.

 

Non rattristarti per i tuoi insuccessi, anch’essi sono previsti dalla mia Sapienza. Non pretendere di fare quello che ti è impossibile da solo e non voler fare troppe cose: anche nel bene si può nascondere l’orgoglio che, come zizzania, rovina il buon raccolto. Cerca l’umiltà e la mitezza di cuore.

 

Sii paziente verso i fratelli che, come te, hanno le loro debolezze. La pazienza è amore.

Sii paziente nelle vicissitudini che la mia Provvidenza ti dona, perché tu possa crescere nella fede e nella carità.

 

Ti amo, ti ho sempre amato e ti amerò sempre.

 

 

                                                                                         Dio, tuo Padre

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