L’ora della chiamata


Figlio mio,

 

che hai accolto il dono della conversione dopo molti anni vissuti nel mondo e nel peccato, non avere in te vani rimpianti se ti sei arreso al mio Amore in età matura. Non essere troppo  dispiaciuto del tempo trascorso lontano dalla fede e non rimuginare, accusandoti, per la tua passata schiavitù alla vanità del mondo. Non continuare ad infierire contro di te, perché Io ti ho perdonato ed ho dimenticato tutti i tuoi peccati. Non lasciarti prendere dalla tristezza e dallo scoraggiamento a causa del tuo passato.

 

Il nemico della tua gioia sferra contro di te i suoi attacchi, per farti sentire indegno della Misericordia che hai ricevuto e farti rinnegare la fede che si sta radicando nel tuo cuore. Lui vuole farti tornare indietro, mentre Io ti invito a proseguire serenamente il tuo cammino insieme a Me. Il nemico è menzognero, mentre Io sono Verità, lui vuole il tuo male, mentre Io voglio il tuo Bene. Stai attento alle tue scelte: accogli il mio Amore in semplicità di cuore e non torturarti con troppi ragionamenti.

 

Vivi il momento presente, perché nulla puoi aggiungere o togliere al tuo passato. Quello che conta è l’oggi e il rapporto che oggi tu hai con Me, il tuo desiderio di essere un operaio del Regno, una pietra viva della Chiesa. Vivi in pienezza il tempo presente, accogliendo la grazia del momento; vivi nella fede, rendendo testimonianza del Perdono ricevuto, perché altri fratelli, per mezzo della tua testimonianza, si avvicinino al Trono della Misericordia.

 

Io sono Onnipotente e so dare giusta ricompensa anche agli operai dell’ultima ora. (Matteo 20,1-16)

 

Che dire dell’apostolo Paolo? Lui stesso scrive: “Inoltre (Cristo) apparve a Giacomo e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono l’infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.” (1 Corinzi 15,8-10)

 

Paolo si rammaricò di essere stato l’ultimo a conoscere Me. Gli altri apostoli, infatti, furono con Me dal principio alla fine del mio Ministero terreno, ascoltarono i miei Insegnamenti, camminarono con Me, pregarono con Me, videro i Miracoli e parteciparono all’ultima Cena.

Non erano lontani durante la Passione, la Morte, la Sepoltura. Mi videro ascendere al Cielo e apparire a loro più volte dopo la Risurrezione.

 

Paolo, invece, a quel tempo stava facendo il suo percorso di vita che lo portò a perseguitare la Chiesa di Dio. Io conoscevo la rettitudine del suo cuore, che si manifestò con pienezza tra le genti quando, dopo essere stato da Me chiamato, rispose con tutto l’ardore del suo cuore e divenne un pilastro della mia Chiesa, un’Icona della Verità, un Capolavoro di Grazia.

 

Con questo voglio ricordarti che Io non faccio differenze e anche l’ora della chiamata alla fede ha una logica che tu non puoi conoscere. Sei chiamato a camminare nella fede, perché non puoi conoscere i Piani del tuo Dio nel loro meraviglioso Splendore.

 

Fidati di Dio oggi, abbandonati all’Amore di Dio oggi, vivi per Iddio, con Dio e in Dio oggi.

 

 

Ti ho sempre amato, ti amo e sempre ti amerò.

 

 

                                                                                     Gesù Misericordia

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