2 Timoteo  1,11-12 – Essere testimoni


2 Timoteo  1,11-12

 

“Dio mi ha incaricato di annunziare questo messaggio, di essere apostolo e maestro. Per questo io soffro tanti mali, ma non me ne vergogno. Infatti so a chi ho dato la mia fiducia e sono convinto che egli è capace di custodire fino all’ultimo giorno ciò che mi è stato affidato”.

 

 

Figli, la vostra chiamata alla santità  porta  la responsabilità di essere testimoni di quanto il Signore ha fatto e fa per voi. Cosa ha fatto il Signore per voi? Cosa siete arrivati a comprendere dell’amore di Dio  fino a questo momento?  Tenendovi alla mia Presenza , ripercorrete le varie tappe della  vostra vita. Chiedete al mio Santo  Spirito di far emergere i nodi che legano la vostra comprensione affinchè ne abbiate luce nella fede.

In ogni giorno della vostra vita vi ho donato Amore e lo farò fino alla fine dei giorni.

Cercate di conoscere il vostro Dio e nel rendere testimonianza con le parole e con le opere diventerete sempre più veritieri. A ciascuno che si chiama cristiano è affidato il compito di far conoscere l’Amore di Dio. Ciascuno di voi è chiamato ad essere apostolo e maestro di fede per coloro che ancora non mi conoscono…..e sono molti.

 

 

Il tesoro della fede è custodito nelle vostre fragilità e solo con l’aiuto della grazia potete conservarlo. Ma è anche come un piccolo seme che dovete annaffiare con le preghiere e nutrire con le buone opere. La sofferenza del cristiano a causa della sua vocazione è sofferenza benedetta. Io odo le vostre preghiere e mi rattristo per i vostri egoismi e vi dico che molto spesso non sapete ciò che è conveniente chiedere. La preghiera più frequente è che Io vi tolga le croci quotidiane e questa è quella che mi rattrista maggiormente perché le croci sono dono d’amore e a suo tempo ne scoprirete l’inestimabile valore. Non è saggio, figli miei che mi chiediate di togliervi le croci quotidiane. Sarebbe saggio invece che mi chiedeste la potenza che vi necessita per superare tutte le vostre ripugnanze alla croce per poterla portare con amore così come Io con amore ve la dono. L’amore per la croce che Dio vi dona è unione piena con il Cristo che ricevete nei Sacramenti. L’amore per la croce nasconde il tesoro della gioia nel portarla. Per questo i miei santi in ogni generazione mi hanno chiesto croci. Loro seppero gustare la gioia nella sofferenza.

 

Sono gli stessi Sacramenti che vi fanno figli di Dio nel Figlio Santo e Benedetto: Gesù Cristo, il vostro Signore!

Quante volte siete troppo impegnati nei vostri affari da non aver tempo per chiedervi cosa Lui vuole fare servendosi di voi! Quante volte servite voi stessi e non servite il vostro Dio! Non avete ancora capito che servendo Lui siete certi che Lui serve voi? A che servono le vostre preoccupazioni quando il vostro Maestro vi dice che non potete aggiungere un’ora sola alla vostra vita?

 

Essere cristiani, è essere discepoli del Cristo e con Lui apostoli e maestri di fede: a ciascuno secondo la sua chiamata.

Siete certi che questo comporterà il vantaggio e l’onere di condividere la Sua Vita sulla terra per condividerla in seguito in Cielo. Le sofferenze e le tribolazioni non vi saranno risparmiate, ma in Lui avrete la potenza di superare agevolmente tutti gli ostacoli e raccogliere molti frutti di vita eterna. Siate seminatori dunque con il Cristo e con Lui raccogliete. Non vergognatevi delle umiliazioni che vi toccano a causa della vostra fede e non scoraggiatevi perché Colui che ha posto fiducia in voi è certo di potervi portare fino alla fine. Il Signore non lascia incompiuta nessuna delle sue opere. Siate però coerenti e perseveranti perché anche voi possiate dire come l’Apostolo : “Io so a chi ho dato la mia fiducia”. Guardate quindi il Crocifisso e ricordate che è Lui la vostra fiducia.

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