24. Siate misericordiosi, come è misericordioso il padre vostro. (Lc 6,36)


Questa richiesta del Signore un po’ mi inquieta perché, pur sapendo che tutto è possibile per chi crede, temo che potrebbe risultare impossibile per me che cerco il bene, ma mi sento impotente nel compierlo. Cerco una risposta nella Scrittura e ascolto le Parole di Gesù: “Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”. (Gv 5,30)

 

Se ben intendo il Signore, mi dice che anche Lui, che ben sapeva di essere Figlio di Dio e di essere Dio, non poteva fare nulla da Se stesso. E se dice così Lui, che dovrei dire io, che sono creatura e la debolezza fatta persona?

 

Il Signore ancora mi dice che giudica secondo quello che ascolta dal Padre e, visto che il Padre è Giusto, anche il suo giudizio è giusto. Lui era sempre perfettamente unito al Padre e cercava incessantemente la sua Volontà e non la propria.

 

In questa frase di Gesù, così ricca di contenuti, cerco di cogliere l’insegnamento utile per me:

  • Il Padre è la Fonte della Vita e da Lui noi attingiamo ogni bene. Ogni figlio riceve grazia su grazia da Lui, per mezzo di Gesù Cristo.
  • Apparteniamo a Dio, siamo suoi figli e “non possiamo fare nulla da noi stessi”.
  • È cosa buona e giusta cercare sempre la Volontà del Padre, sottomettendoci ad Essa.

 

Gesù dice : “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi.”(Gv 15,9)

Queste Parole mi fanno pensare che l’Amore del Padre si diffonde in questo mondo per mezzo di Gesù e, grazie a Lui, anche noi credenti possiamo amare come Dio ama. Siamo stati creati per essere amati da Dio e dal prossimo, per amare Dio e il prossimo e per trovare nell’Amore la felicità presente, futura ed eterna. Possiamo essere strumenti dell’Amore di Dio.

 

Il Signore dice anche: “In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.  Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.” (Gv 5,19-20)

 

Mi chiedo perché il Signore insiste sul fatto di non poter fare nulla da Se stesso.

Cosa vuole dirmi? A me sembra di fare tante cose: le giornate sono intense di attività e il tempo sembra sempre scarso per fare tutto quello che si vorrebbe. Cosa significa che non posso fare nulla da me stessa?

 

Mi viene da pensare che qualsiasi opera umana possa avere valore naturale o soprannaturale. In altre parole: le opere possono essere temporali o eterne. Forse il Signore vuole dirmi che da soli possiamo solo compiere opere con valore naturale che, pur buone che siano, sono soggette ai limiti del tempo. Quelle sono opere che compiamo tutti e possono essere sia buone che cattive. Io, ad esempio, spolvero i mobili di casa ogni giorno e questa è cosa buona, ma i benefici del mio operare durano molto poco.

 

Ci sono, invece, altre Opere che hanno valore eterno e nessun uomo le può compiere da solo, neppure Gesù poteva, come afferma Lui stesso nel Santo Vangelo. Sono le Opere del Padre, che Gesù, come Uomo, portò a compimento manifestando in questo mondo il Volto di Dio!

 

Prima di tutto voglio ricordare che Gesù ha compiuto l’Opera del Padre in tutta la sua vita terrena, ma specialmente nell’Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione. La Redenzione è la più grande manifestazione dell’Amore Misericordioso del nostro Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. Credo che, comunque, non solo i miracoli, ma ogni più  piccolo gesto compiuto da Gesù, avesse un valore soprannaturale ed eterno, perché Lui era costantemente unito al Padre, cioè alla Fonte della Vita eterna. Egli ha portato la speranza della santità in tutti i credenti e in tutti i gesti dei giorni feriali.

 

Queste considerazioni mi fanno ragionevolmente credere che Dio voglia elevare  le mie azioni dallo stato naturale allo stato soprannaturale. In altri termini, io credo che questa è la chiamata universale alla santità e, in questa logica, anche lo spolverare i mobili di un’anima santa, può portare frutti di vita eterna.  Ricordiamoci però che non possiamo nulla da noi stessi e cerchiamo di diventare umili.

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