Ho atteso compassione, ma invano, consolatori, ma non ne ho trovati. (Sal 68,21)


Mio Dio, quanto egoismo nel mio cuore e nella mia vita! Dinnanzi a Te, Salvatore Crocifisso, sprofondo nella vergogna. Neppure mi accorgo di quanto io sia egocentrica e di quanto manco di carità. Perdonami, Signore.

Quando sopraggiunge una prova mi centro su me stessa, penso alla mia sofferenza, mi crogiolo nei miei pensieri e non penso a Te, alla tua santa Passione e a quanto anche io ti ho fatto soffrire.

Tu, innalzato sulla Croce, agonizzante, tutto Piaghe e Sangue, soffri e taci. Non si odono lamenti perché Piaghe e Sangue versato sono molto eloquenti per chi vuole vedere e ascoltare.

Io, anche nelle prove più piccole, invece, vorrei essere consolata e, se Tu taci, mi ripiego ancora di più su me stessa, dubitando del tuo Amore. Perdonami, Signore.

Sono stolta e senza cuore perché Tu, nel tuo silenzio, cerchi consolatori e io non ci avevo mai pensato.

O buon Gesù, come potrò consolare Te che sei Dio? Sono così misera.

 

Ti starò vicina, ti guarderò, ti ascolterò e con tutta l’anima ti abbraccerò. Ricorderò i tuoi insegnamenti, la tua vita, i tuoi esempi e soprattutto il tuo immenso Amore. Contemplerò le tue Piaghe sanguinanti e mi commuoverò. Ti adorerò in silenzio e ti offrirò tutta me stessa. E tutto questo cercherò di concretizzarlo nella vita di ogni giorno, cercando di amare il mio prossimo come Tu hai amato e ami me.

Mio Dio, abbi pietà di me che ti ho fatto soffrire tanto, aiutami a riparare il male compiuto e a consolare il tuo Cuore Divino con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutte le forze.

 

 

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