Seguire Gesù


Questa riflessione è anche una testimonianza di vita.

E’ molto facile ripetere a Dio che sia fatta la sua Volontà e noi, che preghiamo spesso il Padre nostro, lo facciamo spesso e a volte con molta noncuranza. Gesù ci ha detto che Dio è nostro Padre e questo include molti significati da applicare alla nostra vita. Il primo e più importante è che Il Padre ha cura di noi e ci provvede con amore infinito. Tuttavia non viviamo in un paradiso terrestre, ma in una “valle di lacrime”. La stessa esperienza terrena di Gesù, di cui desideriamo essere discepoli, si conclude in modo tragico: la morte in croce. Ebbene, se vogliamo essere discepoli del Signore, dobbiamo prima di ogni altra cosa accettare tutto quello che Dio dispone nelle nostre vite. A volte arrivano inaspettatamente delle prove che, giustamente, ci mettono alla prova. La santa Passione del Signore ha molto da insegnarci. Egli nel momento più difficile innalzò la sua Preghiera: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». (Mt 26,39) Il momento della prova è il momento in cui verifichiamo se la nostra fede è autentica. Molto spesso identifichiamo la prova con il termine “croce”, perché significa per noi sofferenza, tribolazione e angoscia. E’ il momento di imitare il nostro Maestro e abbandonarci con fiducia alla Volontà del Padre che ci ama.

Se abbiamo il coraggio di pregare come pregò Gesù, noi rinneghiamo noi stessi, prendiamo la nostra croce e seguiamo Gesù. (Mt 16,24) In verità la nostra croce è già stata assunta da Lui sul Golgota e a noi oggi viene chiesto di portarla insieme a Lui. Che cosa implica questa scelta? Di gettare in Dio ogni nostra preoccupazione, perché Lui cura di noi. (1Pt 5.7) Anche questo ci può essere facile per un momento di preghiera, ma poi i nostri pensieri tornano spesso e volentieri su quello che ci affligge. E’ allora estremamente facile fare proiezioni di un futuro angosciante, perché non vediamo soluzioni umane. E’ battaglia nel nostro intimo: la battaglia della fede, che combatteremo fino all’ultimo giorno. Dovremmo ancora rinnegare noi stessi, la nostra volontà e i nostri pensieri per fare vivere la fede che salva. (Lc 17,19) Ma da cosa ci salva la fede? Ci salva dal leone ruggente come ci dice Pietro: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare”. (1 Pietro 5,8)

Noi abbiamo scelto di seguire il Signore, quindi dobbiamo rinunciare sia alla nostra volontà che ai nostri pensieri quando non sono conformi al Volere Divino. E’ una battaglia continua, tutti i giorni siamo chiamati a morire a noi stessi per il Signore ed abbiamo la certezza che con Lui risorgeremo. Ma non dobbiamo aspettare la vita futura, perché, già in questa vita, come ci sono chieste tante morti a noi stessi, avremo pure molte risurrezioni nella Vita vera che il Signore ci ha donato in abbondanza.

Rinnegando noi stessi quindi seguiamo Gesù che ha detto: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”. (Mt 11,28-29). Gesù ristora la nostra anima, Gesù ci custodisce in quella pace che il mondo non può dare, la sua Pace, ma noi possiamo allontanarcene e lo facciamo ogni volta che permettiamo alla nostra mente di elaborare pensieri contrari alla nostra fede. Per questo la battaglia della fede è quotidiana e riguarda tutti.

Ricordiamo che Gesù dice: “Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”. (Mt 6,34)

La conclusione di questa riflessione è che la Parola di Dio è viva e chiede di incarnarsi nelle nostre vite per salvarci e che ogni sofferenza è un Dono, ma possiamo sperimentarlo solo accettandolo per quello che è: un Dono di Dio. Se invece lo rifiutiamo, per forza di cose accettiamo i doni del nemico che sono di sofferenza e angoscia sia in questa vita che in quella futura. Chi invece accoglie la Volontà di Dio e vi collabora perché si compia, sperimenta Amore, Gioia e Pace.

Preghiera: Signore, Dio nostro, aiutaci ad accogliere il Tuo Amore in qualsiasi veste si presenti, aiutaci a credere in Te sempre e comunque. Tu ci scruti e conosci le nostre debolezze, le nostre difficoltà, le nostre lotte: non permettere che il nemico ci vinca, te lo chiediamo per intercessione di Maria Santissima. Amen.

(Benedetta)

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