1. “Convertitevi e credete al Vangelo” (Marco 1.15)


I Vangeli ci presentano Gesù che inizia a predicare con le seguenti parole: “Convertitevi e credete al Vangelo” ossia alla buona novella della nostra Redenzione.  Leggere il Vangelo e pensare a Gesù dovrebbe essere per noi motivo di gioia e di lode a Dio, ma per molti non è così. Cerchiamo di capirne il motivo. Siamo in cammino: la nostra conversione è iniziata e, giorno dopo giorno, lo Spirito del Signore ci conduce verso la verità tutta intera. Il primo dubbio che possiamo avere  è che la nostra fede sia incerta e discontinua.

Convertirsi e credere al nostro Salvatore, richiede la nostra volontà di cambiare radicalmente il nostro modo di pensare. San Paolo, nelle sue Lettere, ci dice:

“Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.” (Romani 12,2)

E ancora: “Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi” (Efesini 1,18)

Ricordiamo che Gesù stesso disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». (Matteo 16,23) e non vi nascondo che queste Parole mi hanno causato un po’ di inquietudine, perché  siamo nel mondo e molto spesso ci lasciamo influenzare dalle sue logiche.

Abbiamo bisogno di convertirci nei pensieri, prima di tutto, perché da questo procederà la conversione del nostro parlare e del nostro agire. Ricordiamoci che siamo chiamati ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutte le forze.

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