Quando un congiunto ritorna al Padre


Miei piccoli cari,

il dolore visita spesso i vostri giorni: tribolazioni, malattie e sofferenze di ogni genere,  tra le quali primeggia il lutto di una persona cara. La separazione fisica, soprattutto dai familiari con cui si vive o si è vissuto la quotidianità e gli avvenimenti importanti della vita, vede finire una forma di rapporto d’amore fatto di gesti concreti. E’ giusto piangere per quello che viene a mancare, ma non bisogna fossilizzarsi solo su quello.

E’ necessario, invece, ritornare alle basi della fede in Dio, che ha disposto per la vita futura di tutti e il ricongiungimento in Lui di tutti gli amori della terra, che siano essi genitoriali, fraterni, sponsali, filiali o amicali. Le separazioni fisiche sono solo una tappa del grande cammino della vita, che continua per l’eternità. Rinfrancate i vostri cuori nella speranza, perché Dio non delude e la gloria futura dei redenti è inimmaginabile.

 

Quando vedete una persona cara in agonia, si strugge il vostro cuore e a ragione, perché la compassione è propria dell’uomo, creato a Immagine e Somiglianza di Dio, ma non fermatevi lì. Quel corpo che vedete sofferente è come un abito logoro che va deposto, e spesso tra i dolori, ma c’è un buon seguito, similmente ai dolori del parto.

Non giudicate ingiusto che il Buon Dio chiami a Sé i giovani, perché, quando il loro cammino di vita terrena è compiuto, è cosa buona che tornino nella Casa del Padre, senza ritardi. La Sapienza di Dio è infinitamente più grande della vostra capacità di comprendere e le sue Vie sono Vie d’Amore e di Gioia senza fine.

 

Pregate piuttosto per la salvezza di tutte le anime e specialmente di coloro che amate, senza mancare nella carità concreta di opere di assistenza. Ricorrete alla Misericordia di Dio, sia per voi che per i vostri cari che vi hanno lasciato o stanno per lasciarvi. Essi hanno bisogno delle vostre preghiere e anche voi avete bisogno di pregare per loro e per voi stessi, implorando per tutti la Misericordia Divina. Chiedete perdono a Dio per le vostre e le loro mancanze.

 

Non tormentatevi nel chiedervi se avete fatto proprio tutto il necessario, perché avessero l’assistenza medica più opportuna. Ricordate che nessuno può aggiungere un’ora sola alla sua vita e questo vale anche per le persone a voi affidate. Quando è il momento stabilito, Dio chiama alla vita futura. Cristo è Risorto e anche voi risorgerete in Lui, perché siete stati da Lui redenti.

 

I vostri morti quindi non sono morti, né potranno morire mai, perché hanno in sé uno spirito immortale. Voi li ritroverete: non li avete persi, si sono solo allontanati fisicamente e, se ciò è accaduto, è perché è la cosa migliore per loro, ma il Buon Dio ha guardato pietoso anche alla vostra sofferenza e vi sostiene, richiamandovi alla preghiera del cuore e alla fede nella Redenzione operata da Gesù Cristo.

 

Cercate e trovate rifugio in Dio, perché Egli vi attende per consolarvi come solo Lui sa fare. Pregate per i vostri congiunti e per tutti, per abbreviare il tempo di purificazione, dopodichè ci sarà la gioia senza fine nel Giorno senza tramonto.

 

Pregate per la salvezza di tutte le anime e pregate per le anime del Purgatorio!

 

Io sono con voi tutti i giorni per assistervi maternamente.

 

Vi  amo e vi benedico, piccoli miei.

                                                        Maria, Regina del Cielo e della terra.

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