Le ferite del cuore


Padre Buono, stavo pensando alle ferite che tutti, più o meno, hanno nel cuore. Sono ferite dovute a mancanze d’amore che abbiamo subito nel corso degli anni e ci hanno lasciato penose conseguenze, distorcendo il nostro carattere e il nostro comportamento. Anche noi, a nostra volta, abbiamo causato ferite del cuore al nostro prossimo, perché non abbiamo amato ciascuno come si meritava. Credo che ogni persona abbia il “diritto” di essere amata come Tu ci ami e che nessuno sia in grado di amare così, se non è già stato reso perfetto da Te nell’amore.

Padre mio, io credo che solo i santi sanno amare perfettamente, ma ahimè…. quanti pochi sono! Tutti noi, che santi non siamo, abbiamo grandi carenze nel ricevere e donare amore e questo è causa di grandi sofferenze. Prima di tutto non amiamo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutte le forze e, conseguentemente, non possiamo amare il prossimo come Dio ci ama.

 

Padre Buono, vuoi donarci la tua Parola che illumina e guarisce?

 

Bambina mia, le carenze d’amore sono la costante del vostro travagliato cammino di vita e riguardano proprio tutti. Tu hai centrato il problema: le ferite del cuore sono causate da mancanze d’amore ed Io aggiungo che hanno avuto inizio dalla prima disobbedienza dei vostri progenitori. Infatti la disobbedienza di Adamo ed Eva fu una mancanza d’amore nei riguardi di Dio. Questa carenza è stata tramandata, di generazione in generazione, con terribili conseguenze. Così si è resa necessaria la Redenzione operata da Gesù e la santificazione operata dallo Spirito Santo e ogni anima, chiamata alla santità, deve fare un cammino spirituale per ritornare a vivere pienamente nell’amore.

Ma tu credi che ciascuno ha ricevuto e riceve l’amore di cui aveva ed ha bisogno? Credi che la mia Provvidenza provvede a tutti e sa che il bisogno d’amore è il più importante per ogni uomo?

 

Padre mio, ho fatto molte considerazioni in merito, che vado ad esporti per avere da Te conferma sul mio sentire. Io credo che ciascuno di noi “pretenda di essere amato” nella misura in cui lui ama. Cerchiamo il contraccambio al nostro amore e facciamo questo fin dall’infanzia. Purtroppo anche nelle nostre famiglie non sempre troviamo la pienezza che desideriamo e l’affetto di cui hanno bisogno i nostri teneri cuori.  Dolorosamente dobbiamo accettare il poco amore che riceviamo e, poco a poco, tendiamo a chiudere i nostri cuori, perché nasce in noi la paura di soffrire. Gli anni passano e soffriamo per altre carenze d’amore, secondo il percorso di vita di ciascuno, e queste sofferenze ci inducono a ripiegarci su noi stessi, perché abbiamo amato e sofferto di non avere avuto il contraccambio desiderato. La nostra paura di soffrire ancora, dovuta all’esperienza, diventa paura di amare e ci allontana sempre più da Te, che sei l’Amore.

Questo atteggiamento di paura di amare ce lo portiamo dentro e, spesso, non ne siamo neppure consapevoli. Padre mio, ho riflettuto tanto anche sulla mia vita e sono approdata a conclusioni che, un tempo, non avrei neppure immaginato. La prima è che abbiamo l’inclinazione a cercare la pagliuzza nell’occhio altrui e non guardiamo la nostra trave. Siamo svelti a dimenticare le nostre mancanze e ci riesce molto difficile perdonare: questo atteggiamento fa sì che le nostre ferite non si possano rimarginare.

Mi sembra più saggio considerare che tutti siamo colpevoli e tutti siamo giustificati, grazie a Te, Dio sommamente Buono. Il peccato, cioè la mancanza d’amore, fa parte della nostra vita di creature imperfette e dobbiamo accettarlo, sempre impegnandoci nel nostro cammino di conversione all’Amore.

Nella mia esperienza personale, io credo che le persone che ho incontrato nella mia vita mi abbiano amato come sono state capaci e, ugualmente io ho amato come sono stata capace. Credo di aver perdonato il mio prossimo e di aver perdonato me stessa con il Perdono che viene da Te e sono serena, tuttavia alcune conseguenze del peccato sono rimaste e vorrei arrivare alla guarigione completa del cuore.

 

Io credo e so che Tu non fai mai mancare l’Amore alle tue creature, ma come colmare ora le lacune del passato? Così, Padre Buono, ho continuato le mie riflessioni e sono arrivata a pensare che sbagliavo quando cercavo l’amore dalle persone nella misura e nei modi che volevo io. Sbagliavo a pretendere il contraccambio, perché l’amore è dono e non può essere altrimenti. E, mentre mi intestardivo nelle mie idee, chiudevo la porta a Te che mi donavi amore in altre misure e in altri modi, anche per mezzo di altre persone. Quante volte ho rifiutato il tuo Amore, senza rendermene conto!

 

Devo essere contenta che ognuno mi ami come è capace, perché anch’io amo ciascuno come sono capace. Se guardo a Te, che sei l’Amore, posso credere che Tu accetti il nostro povero amore, anche se imperfetto e magari molto piccolo rispetto ai tuoi Desideri. Tu ci conduci verso la perfezione, incoraggiandoci sempre e donandoci stima e gratitudine per quel poco che riusciamo a dare e a fare.  Noi dobbiamo imparare da Te, rinnovando la nostra mente.

 

Io credo e so che l’Amore è Eterno e che in qualsiasi momento Tu puoi togliermi il mio cuore di pietra e donarmi un cuore di carne (Ezechiele 36,24-26), per questo, mio Dio, io ti prego, unita alla Vergine dell’Annunciazione, che oggi festeggiamo:

“Eccomi, sono la serva del Signore, si compia in me la tua Parola”.

 

La conclusione a tutte le mie riflessioni è questa: è necessario che io accolga l’amore da tutti e che, a mia volta, lo doni a tutti, perché sei Tu la Fonte che disseta ogni cuore. Tu ti servi di tutti ed io devo ricordare che il tuo Amore giunge a me per mezzo di tutti, anche se può essere un po’ nascosto e sta a me cercarlo. Il bene è in ogni persona, perché Tu vivi in ognuno. Devo ricordare che siamo tutti peccatori e tutti giustificati e dimenticare la logica umana del contraccambio. Infatti io sono certa nella fede che, se qualcuno ci nega l’amore di cui abbiamo bisogno, Tu ce lo provvedi per mezzo di altre persone. Così, se un amico ci ferisce, Tu puoi mandarne un altro a sanare le nostre ferite, ma il discorso mi sembrerebbe più complicato, se la mancanza d’amore ci proviene dall’unica mamma, dall’unico coniuge o dall’unico figlio. Come puoi sopperire in questi casi?

 

Ho pensato che se mettiamo Te al primo posto, come è giusto che sia, Tu stesso porti amore e consolazione, forza e pazienza direttamente nei nostri cuori, perché riusciamo a superare i nostri limiti e a vedere nell’altro non solo colui che ha debiti d’amore verso di noi, ma anche, e soprattutto, colui che ha anche crediti verso di noi. Impareremo a vedere l’altro nel bene che ha, perché Tu, o Dio, lo hai creato ed è figlio Tuo. Questo ci porterà ad essere meno duri di cuore, a diventare amabili, e l’altro non potrà rimanere indifferente. Giorno dopo giorno cambieremo noi, il nostro atteggiamento, e cambierà anche l’altro, insieme al suo atteggiamento. Così si rinnoveranno entrambi i cuori e, di conseguenza, anche il rapporto. Si da quel che si riceve: ricevere Amore da Te ci permette di donarlo agli altri, ma se non attingiamo da Te siamo perduti!

 

Padre mio, io credo che viviamo nell’Amore perché la Redenzione è compiuta e la Santissima Trinità abita nei nostri cuori, ma ci manca la consapevolezza che possiamo ottenere solo percorrendo il cammino spirituale di sequela a Gesù. Io credo che tutta la creazione porti a ciascuno di noi il Tuo Immenso Amore e ci invita alla gioia del Regno che è già presente in mezzo a noi: questa è la mia fede ma è impossibile viverla senza la tua Grazia. Per questo Padre nostro, io ti prego di portare a compimento in noi, figli Tuoi, le Parole che dicesti per mezzo di Ezechiele (36,26): “vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne”.

 

Padre Buono, ho detto bene?

 

Sì, piccola mia: hai detto bene. La gloria di Dio è su di te e su tutti gli uomini di buona volontà. Tu stai continuando il tuo cammino di conversione e, in questo, approfondisci le verità di grazia del santo Battesimo che ricevesti da neonata. Hai scritto bene ogni cosa, secondo la tua semplicità di piccola anima, e le tue povere parole possono lievitare nei cuori aperti dei tuoi fratelli, perché lo Spirito Santo è sempre all’Opera, cercando chi beneficare. Lo so che fai fatica a scrivere in prima persona e ti sono grato perché lo fai per amore.

 

Piccoli figli miei, cercate l’amore, ricevete l’amore, donate l’amore.

Vivete in Dio, perché Lui viva la vostra vita e la gioia sovrabbondi.

 

Vi amo e vi benedico

 

                                                                                     Dio, vostro Padre

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