Tempo di attesa operosa


Piccoli figli miei, che facilmente vi scoraggiate e pensate che le vostre sofferenze potrebbero essere senza fine, riflettete sul vostro passato e meditate sulla Vita del vostro Signore, per trovare in Lui le risposte alle vostre domande.

 

Troppo spesso per voi l’attesa è un tempo sterile, che vi limita nelle vostre attività, oppure che vi porta a un popolamento di pensieri disordinati nella vostra mente.

L’attesa fa parte di ogni vita ed è un tempo molto fecondo per chi sa trarne l’aspetto più vero.

 

Il nostro Gesù, Figlio mio e vostro Fratello e Signore, visse nell’attesa della sua “ora” per molti anni, facendo una vita ordinaria. Poi portò al mondo il Messaggio della Salvezza, predicando la Verità, che Io proferivo insieme a Lui. Poi venne la sua “ora” e soffrì e morì come Vittima di espiazione dei peccati dell’umanità. Ma l’attesa non era ancora finita, perché la Risurrezione si fece attendere. Per la Santa Vergine fu attesa nel dolore più atroce, ma la sua fede rimase salda e operosa.

 

C’è attesa e attesa: si può aspettare che si realizzi un desiderio, oppure che una prova finisca. Le attese nel dolore sono le più difficili da incanalare nella fede operosa, ma sono le più meritorie per coloro che sanno coglierne l’aspetto più vero.

 

Il tempo scorre e fa la sua parte: la vostra vita sulla terra ha un inizio e una fine. Voi non sapete quale sarà la vostra ultima ora e spesso siete presi dalla fretta di vedere esauditi i vostri desideri. Detestate le attese, che vi sembrano troppo lunghe e inutili, ma Io vi dico che tutto ha un senso, tutto ha un significato, perché riconducibile al mio Piano di salvezza.

 

L’attesa è un’invenzione di Dio per favorirvi: è tempo di fecondità, di speranza e di fede, che si esercita nella pazienza e nel compimento fedele del proprio dovere. Dio non tarda mai e compie le sue Opere nel momento più opportuno.

 

Sì, ci vuole pazienza nell’attesa e, soprattutto, ci vuole la ricerca di come vivere quel tempo in modo fecondo, per collaborare con l’Opera di Dio.  Siete, infatti, familiari e collaboratori del vostro Dio. Aprite i vostri cuori alla piena accoglienza della Verità che vi è stata rivelata.  

 

L’accusatore, che è padre della menzogna, vi istiga alla fretta e vi incute paura, perché il vostro cuore diventi inquieto e voi vi allontaniate dalla fede. Questo è il suo obiettivo: allontanarvi da Dio. Ma voi siate semplici come colombe e astuti come serpenti e sappiate riconoscere che tutto ciò che è male viene dall’avversario.

 

Combattete, dunque, la buona battaglia della fede, cercando ciò che è buono, perseguendo il bene, usando con saggezza il tempo che Dio vi dona. Ricordate che siete collaboratori di un Dio  che E’ e agisce in modo invisibile ai vostri occhi.

 

Rifiutate la tentazione che Dio sia lontano e che non si curi di voi, perché proprio nei momenti in cui tutto sembra buio e l’attesa sembra senza significato, il vostro Dio potrebbe operare con maggior potenza nelle vostre anime e nelle vostre vite, per beneficarvi.

Lui opera incessantemente in vostro favore, ma chiede anche la vostra collaborazione.

 

E’ pur vero che Dio non lo vedete, ma è altrettanto vero che siete chiamati a credere che Dio è Presente sia in voi che nei vostri fratelli. Ora vi chiedo: il vostro agire è conforme alla fede che dite di avere? Siate dunque più coerenti e mettete in pratica gli insegnamenti del Signore.

 

Per non sembrare troppo teorico, anche oggi vi porto un esempio pratico. Quante volte avete pregato così: “Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo…..” e quante volte, in cuor vostro, avete desiderato la gloria del vostro Dio? Molte volte. Cosa avete fatto in pratica, da parte vostra, per dare gloria a Dio?

Riflettete un attimo: è possibile dire di adorare Dio e subito dopo offendere i Suoi figli?

E’ possibile dire di amare Dio e non amare i Suoi figli? Mi direte che Dio è Perfettissimo, mentre gli uomini sono tutti peccatori e in questo vi do ragione, ma vi chiedo anche: cosa fate concretamente perché la gloria di Dio possa manifestarsi in mezzo a voi?

 

Il fratello è imperfetto come lo sei tu. Il fratello ha in sé la scintilla divina, fosse anche la persona che tu giudichi più spregevole del mondo. Il fratello è figlio di Dio ed ha i suoi talenti e i suoi difetti; le sue luci e le sue ombre.

Tu cosa dovresti fare? Cercare il bene che è in lui perché, anche se fosse molto nascosto, c’è sempre il bene. Cerca e valorizza i suoi pregi; aiutalo a fuggire le tentazioni. Dagli fiducia, onoralo con la tua stima. Se è necessaria la correzione, essa sia umile e dolce, piena di amore e compassione. Se farai così tu, collaborerai con il tuo Dio e Gli darai gloria. Allora le tue parole non saranno vuote, ma saranno vive.

 

C’è chi mi prega per la conversione dei familiari, poi aspetta e pure si lamenta, perché dice che Dio è sordo o lento. No, Io sono un Padre onnipotente che dona onore e gloria a coloro che collaborano con Me. E’ per questo che voglio avere bisogno della vostra collaborazione.

 

La preghiera è cosa santa, molto gradita a Dio e utilissima per ciascuno di voi, ma servono anche le opere. Ecco che, nell’attesa della conversione dei vostri cari, siete chiamati a dare buona testimonianza della vostra fede, evitando ogni genere di ipocrisia. Rispettate i vostri fratelli anche quando non condividete le loro opinioni o le loro azioni. Condannate il peccato, ma salvate SEMPRE il peccatore, perché anche voi siete salvati, senza merito alcuno.  Abbiate una giusta stima di voi stessi e degli altri: così darete gloria al vostro Dio.

 

Camminate, dunque, con umiltà e docilità con il Signore, perché ogni tempo della vostra vita sia fecondo per la vostra e altrui salvezza e dia gloria a Dio. Non disprezzate le attese, ma fatele servire per crescere nella fede e nelle buone opere.

 

 

Dal centro del vostro cuore, vi benedico

 

                                                                                     Dio, vostro Padre.

Print Friendly, PDF & Email