L’aborto spirituale


Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore. Ti fidanzerò  con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore”. (Osea 2,21-22)

 

Anima cara, che hai ascoltato questa mia Parola e che hai detto il tuo “SI” con cuore gioioso per la benevolenza del tuo Dio, ricorda che sei veramente mia sposa in virtù del Matrimonio celebrato con te alla Mensa di Salvezza della Santa Croce del tuo Sposo. Ora, a diritto, sei sposa della Santissima Trinità. Vivi dunque da sposa del tuo Signore. Sii fedele al tuo stato di grazia e fuggi le tentazioni. Il Tuo Dio, come Sposo e Fidanzato perenne, ti fa la corte in un continuo gioco d’Amore, in cui tu vivi la Vita vera, la Vita del Tuo Signore, nella misura in cui sei aperta a Lui, ben disposta ad accoglierLo nelle vicissitudini del tempo presente.

Ho detto: “Chiunque fa la volontà del Padre mio è per me fratello, sorella e madre” . Siete miei fratelli perché siete figli del Padre, compagni di cammino. Siete anche amici. Ma siete anche “madri e padri” delle anime del prossimo.

E’ terribile la domanda che il Padre fece a Caino: “Dov’è tuo fratello”? (Gen. 4,9)  Di questo vi sarà reso conto e, in quel momento, cosa risponderà la vostra coscienza?

Voi siete “collaboratori di Dio” (2 Corinzi 6,1) non solo per la vita fisica che trasmettete ai corpi ma anche nella vita spirituale. Così come l’aborto è omicidio perché è “uccidere la vita”, ugualmente voi dovete collaborare perché la vita di grazia si generi, si conservi e si accresca nelle anime. Forse qualcuno di voi può pensare che solo ai ministri di Dio,  resi forti da una consacrazione speciale, sia dato questo incarico pastorale, ma vi sbagliate. Nel sacramento del Battesimo ricevete la consacrazione come “sacerdoti, profeti e re” e siete chiamati a vivere in pienezza quanto ricevuto per grazia.

I genitori, dunque, si preoccupino dell’anima dei loro figli ancor più di quanto si preoccupano per le loro necessità temporali. E non solo delle anime dei figli generati nella carne vi dovete preoccupare. Ognuno di voi è figlio di Dio, ognuno di voi ha tutti come fratelli in Cristo e ugualmente ha tutti come figli spirituali. Allo stesso modo è fratello di tutti e figlio di tutti. Le meraviglie del Corpo Mistico e dell’Unità di Dio non le potete comprendere, ma credete che il vostro cuore è in grado di accogliere il Creatore e l’intera creazione. L’Amore non ha altra misura che misura infinita, perché Dio stesso è Amore e si dona a voi totalmente. Voi ricevete solo quello di cui siete capaci.

Pregare per tutti non è privilegio di qualcuno, ma dovere di tutti. Uscire dai propri egoismi per dirigersi nella “terra promessa” è una chiamata alla gioia dell’amore universale. Bisogna passare attraverso molte tribolazioni, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Per il mistero dell’incarnazione Io, Gesù Cristo, vivo in ciascuno di voi e sono Pane di comunione con Dio e con tutti gli uomini. In questa logica voi siete tutti fratelli, ma anche padri e madri spirituali del prossimo vicino e lontano. E figli.

Pregare per tutti è necessario e bisogna crescere nella preghiera universale, perché non basta un ricordo nelle vostre preghiere quotidiane, ma bisogna crescere in generosità e arrivare all’oblazione totale di sé, a seguito del Maestro vostro – che Io sono – perché questa è la Volontà del Padre. Ed è Volontà di santificazione di tutti voi per mezzo gli uni degli altri.

I vostri figli e fratelli hanno fame. Io in loro ho fame. Capite meglio così? Abbiamo fame d’amore, così come voi stessi avete fame d’amore. Il Padre Celeste provvede a tutti meravigliosamente, ma ha bisogno di collaboratori che trasmettano quanto da Lui ricevuto. Perché tutto è Dono e Grazia.

Cosa potete fare? Prima di tutto dovete cercare di rimanere nel mio Amore, seguendo la via evangelica per arrivare ad amarvi gli uni gli altri, come Io vi ho amato. Questa è la meta, il traguardo della carità vissuta in Me e per mezzo di Me, per la gloria del Padre e la salvezza delle anime.

Quando voi chiudete il cuore a un fratello, non donandogli l’amore, voi siete anche madri/padri che rifiutate un figlio, così come vengono rifiutati da coloro che praticano l’aborto. Con questa similitudine voglio farvi capire la gravità della non accoglienza di coloro che metto sul vostro cammino perché li amiate con tutti voi stessi. La carità non deve avere finzioni e non deve limitarsi agli aiuti temporali, ma deve svilupparsi nella dimensione soprannaturale, così come il vostro Dio desidera. Dio è fonte di ogni Bene e si serve di tutti, così si serve di voi per far giungere ai fratelli la Sua grazia e si serve di loro per far giungere la Sua grazia a voi. La preghiera non sia solo recita distratta di formule, ma sia vissuta con la pienezza del cuore, lasciando al Signore di servire tutti, usandovi tutti come canali della sua infinta Misericordia.

Non separate ciò che Dio ha unito. Dio ha unito anima e corpo perché il vostro amore si sviluppi contemporaneamente verso l’anima e il corpo. Per questo le opere di misericordia devono essere sia materiali che spirituali. Il primo passo della carità è l’accoglienza  umile del prossimo, sempre ricordando che ogni Bene viene da Dio e ognuno di voi ha tesori che deve amministrare secondo il Volere Divino. La Volontà di Dio è questa: che vi amiate gli uni gli altri come Io vi ho amato. Non intristitevi della vostra debolezza, perché il Dio a cui nulla è impossibile abita nei vostri cuori e vuole operare con voi le meraviglie del suo Amore,  vuole vivere con voi la sua Vita e vuole essere felice con voi nel tempo e nell’eternità.

Ma quando il figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra? (Luca 18,8)Ebbene Io vengo a voi ogni giorno nei fratelli e quanta fede trovo? Quanta umiltà? Quanta carità?

In ogni fratello ci sono Io, il vostro Dio, e chiedo di essere accolto come figlio, fratello, amico, sposo e  padre. Vi chiedo di vivere una vita eucaristica, di essere pane per Dio e per i fratelli, seguendo Me che sono l’Unico vero Pane di vita. Rinnegate voi stessi ogni giorno.

Non uccidere.(Deuteronomio 5,17) Non uccidere la grazia in te e non uccidere la grazia nei fratelli, ma collabora con il Dio della vita perché sulla terra venga il Regno di Dio.

Anima mia, non avere paura, perché il mio Amore è infinito, folle, geloso, preveniente e incomprensibile. Abbandonati all’Amore, costi quel che costi, e sarai felice.

Da tutti i Tabernacoli del mondo, Io ti benedico, anima mia!

                                                                                     Gesù Eucaristico

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