03.05.2018 – Confidenze del Padre Celeste a tutte le anime sante. (Perdono e Vita Divina)


Anima mia bella, con Tenerezza Paterna vengo a te per portarti piccole luci comprensibili alla tua intelligenza sui misteri dell’Amore di Dio. Ascoltami con cuore umile.

 

L’incarnazione del Verbo, nella Persona di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, è un mistero che riguarda anche te, così come tutta la sua Vita in terra e in Cielo.

Egli ha compiuto la Redenzione, la divina Opera di Salvezza, a favore di tutti gli uomini. All’incarnazione del Figlio di Dio, avvenuta duemila anni orsono, fa seguito una misteriosa incarnazione mistica in tutti gli uomini che vogliono aderire alla Volontà di Dio per essere salvati da Lui e in Lui, partecipi della sua Vita, della sua Missione e della sua Gloria nella vita futura.

 

La Salvezza trova fondamento e compimento nell’Amore di Dio, che sempre perdona.

L’uomo che vuole ricevere il perdono di Dio e si pone nelle condizioni di riceverlo, viene da Lui perdonato totalmente ed eternamente, cioè per tutti i peccati passati, presenti e futuri, che fanno parte di tutta la sua vita terrena. Quell’uomo si sente salvato totalmente, in Pace con Dio, in Pace con i fratelli e in Pace con se stesso.

E’ inabitato dalla Santissima Trinità e il Figlio di Dio vive in lui per continuare la sua Missione, a Gloria del Padre e per mezzo dello Spirito Santo.

 

San Paolo scrisse: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”(Galati 2.20). Egli sperimentò nella sua vita terrena i frutti deliziosi di una conversione radicale, insieme a tribolazioni, sofferenze  e persecuzioni, nel compimento della sua missione personale innestata nella Missione di Gesù Cristo.

 

Quale è la missione di ognuno che ama definirsi cristiano? L’amore in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue sfumature e, soprattutto, nel perdono di Dio accolto, vissuto e donato a tutti. Come Cristo a riguardo dei suoi crocifissori disse: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno” (Luca 23,34), similmente tu dovresti comportarti verso tutti e, specialmente, verso coloro che ti offendono e ti fanno soffrire. Perdona senza condizioni, perché così tu sei stata perdonata. Dimentica le offese ricevute.

E’ pur vero che, anche se Cristo vive in te, hai ancora la radice del peccato che ti spinge a ribellarti alla legge dell’amore. In te spesso vivrebbe la legge dell’occhio per occhio e dente per dente (cfr Esodo 21,24), ma, se usi bene il tuo libero arbitrio, ti sottometti alla grazia divina che ti riporta dolcemente all’obbedienza a Dio: perdonare sempre per vivere nel perdono di Dio, perdonare per vivere nella vita divina già da ora e in futuro nella sua pienezza, secondo la risposta che avrai dato alla tua chiamata alla fede e all’amore.

La tua volontà dovrebbe essere sempre giusta e retta. Il perdono dovrebbe essere esercitato come virtù, come disposizione abituale della tua anima che vive in Dio.

 

Puoi essere strumento del perdono divino donando ad altri quanto hai gratuitamente ricevuto, sempre lodando Dio che ti fa partecipe della Missione di Cristo e ti fa partecipe pure della sua gloria.

 

Il perdono costa: al Signore Gesù, che tu vuoi seguire, costò la vita. A te costa il rinnegamento di te stessa con la mortificazione del tuo orgoglio, ma da questo sacrificio, per l’unione con Dio, nella sua Volontà, puoi ottenere grazie inimmaginabili per te e per molti.

 

Ripensa alla preghiera del padre nostro: “rimetti i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Hai debiti verso Dio e desideri che ti siano rimessi? Il Signore lo ha già fatto, dandoti l’esempio perché tu faccia altrettanto. Parliamo sempre di debiti d’amore, cioè di mancanze che possono assumere diversi aspetti nella tua vita quotidiana. Nella tua famiglia ci sono membri che, con le loro mancanze, puoi considerare tuoi debitori? O forse hai debitori tra amici e conoscenti? Ti invito a ricordare che i tuoi fratelli sono peccatori, ma anche tu lo sei. Ti parrebbe forse giusto misurare i peccati dell’una e dell’altra parte? Ti assicuro che non sarebbe conveniente.

 

E se Io ti dicessi ancora che tutti i tuoi peccati, passati, presenti e futuri, sono già stati perdonati e che tu per vivere questa grazia devi imitare il tuo Gesù nel perdonare sempre, come Dio ti perdona sempre e lasciare a Lui il compito di fare giustizia?

Sarebbe un metterti da parte, per osservare quello che Lui fa, per scorgere le sue Orme nella tua vita. Sarebbe mortificare te stessa e costa, ma più ti mortifichi e più Dio vive in te e compie le sue Opere rendendotene partecipe.

 

Resta inteso, anima santa, che non sei senza peccato. Anche il giusto pecca sette volte al giorno, ma poi si rialza (cfr Proverbi 16,24)  e pure tu commetti un grande numero di mancanze, quindi rialzati, ricorrendo regolarmente alla Misericordia di Dio per mezzo del Sacramento della Riconciliazione. Sii sempre umile e grata al tuo Signore per la sua Infinita Bontà.

 

Se lasci agire il tuo Dio in te, restandogli fedele, un giorno ti troverai a constatare che tu hai solo debiti: un debito infinito verso il tuo Dio e un debito similmente infinito verso i tuoi fratelli, in cui Dio è Presente. Se vorrai considerare quanti crediti hai, potresti constatare che non ne hai nessuno verso Dio e nessuno verso i tuoi fratelli, perché, ogniqualvolta hai fatto loro del bene, lo hai fatto con la grazia del Signore, che ha agito insieme a te e per mezzo tuo.

 

Sei in una condizione di povertà assoluta ed eterna. Dovresti forse essere triste per questo? Assolutamente no, perché la tua povertà è trono di Dio e causa della tua beatitudine fin da ora. Solo nella povertà di spirito puoi seguire Gesù che  «Da ricco che era, si è fatto povero per voi…». Cristo, il Figlio eterno di Dio, uguale in potenza e gloria con il Padre, si è fatto povero; è sceso in mezzo a noi, si è fatto vicino ad ognuno di noi; si è spogliato, “svuotato”, per rendersi in tutto simile a noi (cfr Fil 2,7; Eb 4,15). Se sperimenti la tua povertà e la Magnificenza del tuo Dio, esulta di gioia!

 

Anima santa e benedetta, segui Gesù e permetti che Lui viva la tua vita perché tu viva la Sua Vita. Ricorda le sue parole: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Giovanni 15,13). Cerca l’amore più grande, non accontentarti di nulla di meno, perché il tuo cuore ha una sete insaziabile di Dio e Dio ha una sete insaziabile del tuo amore.

 

Tu, anima chiamata a testimoniare la Verità, sii pietra viva della Santa Chiesa, osservane i precetti e gli insegnamenti con cuore umile e semplice.

 

Ti amo. Non mi stancherò mai di ripeterti che ti amo.

 

Dio, tuo Padre

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