L’unità e la separazione dalla Volontà di Dio


Dio è Uno e Trino cioè è Unità perfetta delle Tre Persone Divine. La Trinità Divina quindi è creatrice di ogni forma di vita che esiste.

Ogni vivente è in unità con il Creatore nel suo essere, in diverso grado, pur essendo distinto nella sua  propria individualità.

Il diavolo e i suoi simili pur essendo stati creati dall’unità divina, per loro volere si sono separati e sono causa di separazione per tutti coloro che per loro propria volontà scelgono di seguirli.

Il peccato altro non è che la separazione voluta dall’uomo in origine (Adamo ed Eva) dalla Volontà divina. Ogni uomo, dopo i nostri progenitori, nasce nel peccato e per questo Dio ha disposto un  Disegno di Salvezza per tutti gli uomini in Cristo Signore. Questa Volontà divina è segnata  dall’Unita del Mistero d’Amore.

 

Perché noi possiamo ritrovare tutta la pienezza della dignità che il Padre ha previsto per noi è necessario che la nostra volontà ritorni ad uniformarsi alla Volontà Divina. Ecco il ritorno del figliol prodigo che sarà accolto a braccia aperte dal Padre di ogni misericordia. (Luca 15,11-32: leggiamo questa parabola cercando di comprendere le differenze tra la volontà Divina e la volontà umana)

 

Deduco che la radice di tutti i mali sia la nostra cattiva volontà.  Credo anche di dire il vero ad affermare questo perché Gesù Cristo stesso disse nel Santo Vangelo che noi siamo cattivi. (Matteo 7,11)

Lo stesso Gesù in altra parte del  Santo Vangelo afferma che Dio solo è Buono (Luca 18,19) e da cioè deriva che solo la Volontà di Dio è buona.

 

Quando, e cioè sempre, devo scegliere tra il bene e il  male in effetti devo fare la scelta tra la mia volontà cattiva  e la Volontà Buona di Dio.

Anche ciò che a me può sembrare buono in effetti può non esserlo perché ogni mio giudizio proviene da me che giaccio ancora nel peccato e quindi può essere errato.

 

Solo nella Volontà Divina ho la certezza assoluta di non cadere in errore. L’importanza quindi di ritornare al Padre a chiedere perdono e ad offrire a Lui la mia volontà perché ne disponga secondo il suo Volere ( la sua Volontà è il mio unico Bene, che ci creda o no) è l’unica certezza di fondare il mio cammino spirituale sulla roccia di Cristo che fino alla fine disse al Padre:”Non la mia ma la tua Volontà sia fatta”.

Gesù Cristo è Dio ed è venuto nel mondo per redimerci e per essere la stessa Via che noi dobbiamo percorrere per ritornare nell’Unità di Dio, poiché siamo suoi figli e siamo destinati da sempre a ritornare nel seno del Padre (nella sua Santissima Volontà creatrice nell’Unità)

 

Nel primo e nel secondo comandamento c’è tutto il programma di santificazione di ogni cristiano che cerca di seguire le orme di Cristo. Il rispondere in modo radicale alla chiamata cristiana (il “SI” totale ad imitazione di Maria) ci offre l’opportunità di ricevere abbondanza di grazia perché il Signore compia in noi quanto noi non possiamo.  Disse Gesù:“Senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15,5).

Gesù disse anche :” In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa” (Giovanni 5,19). Tutto questo  è riferibile al grande mistero dell’Unità, che è e che sempre sarà, poiché l’Unità è Dio nella sua Santissima Volontà.

 

Cosa significa per noi essere stati creati ad immagine e somiglianza di Dio? E cosa significa essere figli di Dio? A questo quesito potrebbero esserci risposte all’infinito….

Il primo comandamento ci chiede di amare Dio  con la totalità del nostro essere.

 

Leggiamo Matteo 22,37-40 :” «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»”.

 

Amare Dio sopra ogni cosa.  Metterlo al primo posto. Se è già molto difficile amarLo più dei propri cari e specialmente dei figli per i quali ognuno ha un amore viscerale, quando più difficile è metterlo al di sopra dell’amor proprio! Eppure Gesù come prima condizione per seguirLo indica il rinnegamento di sé stessi. Da ciò appare evidente che se non cerchiamo di rinnegare noi stessi con tutte le nostre forze non possiamo dire di chiamarci cristiani. Ma dal rinnegamento di noi stessi, e cioè della nostra volontà, che è dura lotta che continuerà fino all’ultimo giorno, avremo la capacità di accogliere la sovrabbondanza di grazia che il Signore ci dona. Non dimentichiamo che il Padre ci dona Cristo, cioè la Grazia fatta Persona e noi abbiamo scarsa capacità di accogliere proprio perché siamo ripieni di noi stessi. Guardiamo continuamente l’umiltà di Maria!

 

Così, come la Parola si accoglie nel silenzio, ugualmente la Volontà di Dio si accoglie nella negazione della nostra propria volontà.

Di fatto la nostra volontà a causa del peccato d’origine ha l’inclinazione continua ad allontanarsi dalla Volontà divina anche se noi ci sforziamo di tendere a Dio. Come diceva l’apostolo Paolo in noi vive il male e il bene.

 

E’ soprattutto nel bisogno e nella sofferenza che avvertiamo il bisogno di Dio e non ci rendiamo conto di quanto questo bisogno è continuo, incessante ed eterno.

 

Gesù pregò il Padre chiedendogli che i suoi fossero uno con Lui così come Lui era Uno con il Padre.( Giov. 17,21) . Con questo Egli aveva chiesto tutto.

E’ interessante soffermarsi anche su un passo precedente e cioè Giov. 17,3: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo.” Mi domando: quanto io desidero conoscere Dio? Poiché da soli non possiamo nulla è facile credere che dal nostro desiderio procederà la grazia della conoscenza di Colui che desidera essere conosciuto e amato. Sant’Agostino giustamente scrisse che non si può amare chi non si conosce.

L’affermazione di Gesù è molto incisiva: la vita eterna è conoscere il Padre e il Figlio. In questo punto della Scrittura Gesù non esplicita della terza Persona divina, lo Spirito Santo, ma lo farà in seguito. La conoscenza di Dio deve essere fondata sulla Sua Parola che è viva e attiva per coloro che credono. Non è quindi una sterile istruzione intellettuale ma è esperienza del Dio vivo e vero. E’ Lui la vita eterna che siamo chiamati ad accogliere nell’umiltà. La Sua Volontà si deve incontrare con la nostra.

 

Cammin facendo ci rendiamo conto di come l’Unità sia vera ed effettiva perché Dio non può fare nulla al di fuori di Sé, tutto fa per Sé e tutto ama in Sé e per Sé.

 

Tutto tende a Dio, anche chi, per libero arbitrio, si allontana. In effetti la separazione non è mai totale perché nulla potrebbe esistere se fosse totalmente separato da Dio. Infatti non esiste nulla oltre a Dio. Anche il diavolo ha matrice divina, così come anche il peggior peccatore porta in sé la vita e quindi la scintilla divina. Dio è Vita.

 

La grandezza del mistero dell’unità di Dio ci appare più evidente nella Santissima Eucaristia. Ogni atomo della Santa Ostia contiene Dio tutto intero. Dio non si può dividere perché rimane sempre Uno e completo in Sé. Allo stesso modo Dio è inseparabile da tutte le sue creature. Nella Santissima Ostia Dio è Presente nella interezza della sua Divinità, del Suo Amore, della sua Natura Unica e Trinitaria.

 

Gesù ha assunto, per redimerci, la natura, i peccati, la vita intera di ogni persona. Lo ha fatto per ricongiungerci al Padre (alla sua Santissima Volontà) dal quale ci eravamo separati con il peccato. Nonostante la nostra ribellione il Padre non ci ha mai abbandonato perché Lui non può abbandonarci. (Dio è Amore Eterno)

 

Gesù Cristo ha preso su di Sé le nostre infermità e ci ha redenti e ricongiunti.

Gesù Cristo è vivo e presente in ogni uomo. Gesù Cristo è vivo e presente in me.

Gesù Cristo è presente in tutta la creazione  poichè tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. (Giovanni 1,2-3)

Tutto è Uno. Tutto ciò che esiste è Unità perché questa è la Volontà di Dio Uno e Trino che vede riunito in Sé in Eternità e Amore tutto il creato. Noi viviamo in Lui e per Lui.

 

Il mistero dell’Unità è il mistero dell’amore e della creazione continua. Nell’unità è vita e beatitudine e noi siamo chiamati a vivere uniti al Cristo per conoscere con Lui il Padre e il mistero di salvezza e di gloria al quale siamo destinati. Ognuno di noi ha il Maestro interiore.

 

Chi cerca trova – dice il Signore- cosa andiamo cercando? Io cerco Gesù e mi chiedo dove e quando posso trovarLo. Posso trovarLo sempre e ovunque.(rinnegando me stessa, prendendo la croce di ogni giorno e cercando di seguirLo)

 

Questo Egli vuole: la nostra santificazione. Per diventare santi abbiamo bisogno di essere ripieni di Lui: Gesù Cristo.

Gesù non è lontano: è qui adesso. Sempre presente, sempre accessibile. E’ dentro e fuori di noi. Chi trova Gesù trova il Suo Regno eppure Lui stesso dice che è difficile entrare nel Regno di Dio.(Marco 10,24)

 

Per molti di noi Gesù Cristo si può paragonare alla perla preziosa nascosta nel cuore. Diventiamo dunque cercatori di perle. Cerchiano la perla in noi e in contemporanea le perle che sono nascoste nel nostro prossimo. Chi è il nostro prossimo? Ogni persona senza esclusioni (senza separazioni).

 

Poiché il Dio vivente, il Dio con noi, è sempre e ovunque dobbiamo cercarlo ora e qui.

La più breve regola di vita cristiana dovrebbe essere: AMA , ORA , QUI.

Poiché se non c’è Amore non c’è Dio. Se non siamo capaci di amare sempre cerchiamo di amare sempre, perché così cercheremo sempre Dio, e Dio si lascia trovare da coloro che Lo cercano.

 

Ama il prossimo tuo come te stesso. Quando avremo la conoscenza del mistero dell’unità comprenderemo che tutto ciò è vero e reale: se vivo in Cristo e Cristo vive in tutti, ognuno è parte di Cristo e ognuno è parte dell’altro. Il Corpo Mistico.

Siamo membra di Cristo e siamo membra gli uni degli altri. Da ciò ne consegue che se faccio del male al prossimo faccio del male a Cristo e faccio del male a me stessa.

Se insulto il prossimo insulto Dio e insulto me stessa. Se non accolgo il prossimo non accolgo Dio e non accolgo me stessa.

 

L’origine della Vita è Dio, e Dio è Amore e Unità. Per questo non posso dire di amare Dio se non amo il prossimo. E’ cosa certa che se non amo il prossimo non amo realmente me stessa. Questo è l’Ordine Divino e non potrà mai mutare.

 

Ecco quindi che nel rinnegamento di me stessa, nel desiderio continuo della Volontà di Dio, la grazia del Signore trova posto nel mio cuore e lo converte. Nella mia perseveranza il Signore porterà a compimento l’opera di conversione. La santità è essere uniformati in Cristo alla Volontà del Padre. Lo Spirito Santo opera incessantemente a tal fine in tutti i cuori pur lasciandoci quel libero arbitrio che  può essere sia ancora di salvezza che causa di perdizione. La scelta tra il bene e il male non si fa una volta per sempre, ma si rinnova tutti giorni della vita terrena.

 

 

Ho parlato di presente riferendomi a questa generazione, ma l’Unità di Dio prevede la comunione con tutto quello che esiste e che per ora sfugge ai miei sensi. Ecco quindi che si  apre la porta del trascendente: sono unita alle realtà celesti: i nostri fratelli del Cielo, cioè gli angeli, i santi, le anime del purgatorio…

 

E siamo pure uniti a tutte le generazioni passate e a tutte quelle che verranno.

Ecco perché abbiamo ereditato il peccato originale. Se non fosse vero il mistero dell’unità ognuno dovrebbe rendere conto solo per sé stesso.

In questa logica la nostra conversione diventa sempre più importante ed urgente: la grazia che umilmente possiamo ricevere è bene di condivisione e porta vantaggio a tutti.  Non è esagerato dire tutti perché l’Umanità è Una ed è unita a Dio e a noi in Cristo. Per lo stesso motivo dobbiamo considerare che il nostro peccato porta svantaggio a tutti.

Abbiamo una grande responsabilità e nel medesimo tempo il Signore ci invita a diventare come bambini per essere da Lui portati in braccio. (Salmo 130)

 

Molto spesso l’avversario delle anime nostre ci porta a giudicare i fratelli per scusarci del nostro essere cattivi. Lo ha fatto con Adamo ed Eva e continuerà a farlo fino alla fine. Dobbiamo essere attenti a non lasciarci ingannare.

 

Ci è stata donata la vita per convertirci e per seminare il bene  nell’eternità. Il tempo è prezioso e noi siamo preziosi perché valiamo il Sangue di Dio morto in Croce per noi.

 

 

GESU’ CRISTO E’ LA NOSTRA VIA, LA NOSTRA VERITA’ E LA NOSTRA VITA.

 

Il Cuore squarciato del Salvatore è la Porta aperta del Regno di Dio: nel suo Sangue viene sigillata la Redenzione, viene ricostruita l’Unità e l’Amore del Dio tre volte Santo viene glorificato! Sia Benedetto Dio e sia benedetta la Madre di Dio!

 

Signore Gesù Cristo, accoglimi per sempre  nel Tuo Sacro Cuore.

Signore, Dio fedele, incendia il mio cuore col fuoco  del Tuo santo amore.

Signore Gesù, liberami da me stessa  e consacrami alla Tua Santissima Volontà.

 

Print Friendly, PDF & Email