Romani 8,12- Non ragionate troppo


Romani 8,12

 

“Fratelli, siamo dunque impegnati a non seguire la voce del nostro egoismo, ma quella dello spirito”

 

Figli cari, nel vostro essere risuonano due voci:

–          la voce forte e prepotente del vostro egoismo

–         la voce dello Spirito che è come il mormorio di un vento leggero.

 

L’impegno del cristiano è quello di rinnegare se stesso per camminare umilmente con il suo Dio. Il mistero della salvezza prevede la vostra adesione, tramite la fede, alla grazia che vi viene donata dal Salvatore.

 

Nel corso della vita terrena Io vi chiamo sollecitando le vostre caratteristiche personali ed esercitando una leggera attrazione su tutte le vostre facoltà. La vostra mente vi permette di elaborare la vostra esperienza, e anche l’esperienza altrui, per formulare decisioni idonee alle vostre necessità. Siete voi che agite…voi che pensate… voi che tessete l’ordito…e molto spesso ne vedete solo il rovescio e non ne siete soddisfatti.

 

Quando capite che il vostro modo di pensare e di agire porta conseguenze che non sono di vostro gradimento ricorrete a Me…ed Io sono lì ad attendervi. Vi chiedo allora di ascoltare lo Spirito che abita in voi e di ritornare all’origine della vostra natura…all’innocenza dei pargoli che si affidano alle cure dei genitori..

 

“Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei Cieli” dice Gesù e dice anche che la Parola è Verità.

Nel colloquio con Nicodemo il Messia afferma che bisogna nascere di nuovo, e che lo spirito soffia dove vuole ma nessuno sa donde proviene e dove va.

 

Figli cari…dovete lasciarvi spogliare degli abiti di peccato e lasciarvi rivestire della tunica bianca, simbolo della purezza che avete perduto.

Abbandonatevi quindi con fiducia tra le braccia del vostro Dio, che vuole solo e unicamente il vostro vero bene.

 

Non ragionate  troppo, non agitatevi troppo, non preoccupatevi troppo.

 

Pregate. Confidate in Dio e conducete una vita retta. Osservate i precetti della Chiesa. Attendete sempre l’intervento di Dio in ogni fatto della vostra vita.

Molto spesso voi non sapete aspettare. Non sapete aspettare quello che desiderate dagli altri e quello che sperate che Dio vi conceda. Con voi stessi invece siete molto più indulgenti e non avete fretta…..nello svolgere il vostro dovere e nell’impegno cristiano.

 

Vi chiedo un capovolgimento: vi chiedo di mettere tutto il vostro impegno nel vostro dovere. Non preoccupatevi di quello che devono fare gli altri e di come lo fanno, preoccupatevi invece di comprendere cosa il vostro Dio desidera che voi facciate, ed eseguite con prontezza quanto spetta a voi.

 

Fate la vostra parte ed Io vi mostrerò meraviglie!

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