Galati 2,20- Non sono più io che vivo


Galati 2,20

“Non sono più io che vivo: è Cristo che vive in me: La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me.”

 

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Ogni battezzato può ricevere e fare sue le parole dell’apostolo afferrato da Cristo. Ogni battezzato servendosi della sua propria volontà può aderire alla mia Volontà. La mia Volontà è Amore. Ve lo ripeto affinché vi rendiate conto che la mia Essenza è Amore e tutto ciò che mi appartiene è Amore. Ogni virtù o attributo divino è riconducibile a un’unica parola: Amore.

Quando pregando chiedete la mia Volontà voi chiedete Amore. Quando chiedete perdono voi chiedete Amore. Quando chiedete giustizia voi chiedete Amore. Null’altro potrei darvi. Vi posso donare solo Me stesso. Io sono la Sorgente dell’Amore.

Voi spesso confondete l’amore con i sentimenti. Voi credete di amare solo quando sentite intenerirsi il cuore a riguardo di una persona che vi ama o che suscita la vostra compassione. L’amore è molto di più. L’Amore è volontà di amare, volontà di perdonare, volontà di donare e di donarsi. La natura umana è molto debole nel possedere anche solo un atomo di quanto è Essenza della Divinità.

 

Quando si dice che il Cristo è venuto nel mondo per perdonare i peccati, voi non comprendete che il perdono è guarigione e il Cristo vi guarisce ( sempre che voi lo vogliate) dal peccato che abita in voi e vi dona di essere generati da Dio. L’apostolo prediletto del Risorto comprese bene che la sua natura umana era corrotta e non c’era possibilità umana di redenzione e salvezza. Egli rinnegò sé stesso, rinnegò il mondo e rinnegò la propria vita. Tutto donò al Salvatore del mondo, e rese gradita la sua offerta perché bagnata da molte lacrime e impreziosita da molti sacrifici.

 

“Non sono più io che vivo”: accettando la Vita di Dio, donò la sua vita di peccato. Il Cristo vinse la morte in lui e potè risorgere insieme al figlio della risurrezione. L’apostolo, carattere forte e temerario, mise in gioco la sua vita seguendo l’Esempio del Cristo che donò la Sua.

 

“Non sono più io che vivo”; L’uomo vecchio è morto e sono morte le sue opere. Vive il Cristo e vivono le opere del Cristo: Eterno ed eternità, creazione continua che il vostro Dio rende visibile a molti scegliendo come “luogo di lavoro” il corpo mortale di un uomo.

 

“Non sono più io che vivo”. Il ribelle si è convertito. Ha compreso che in lui abitavano il male e il bene, l’io egoistico e tiranno e Dio, amore e libertà. Ha fatto la sua scelta, radicale, piena, è come morto e risorto.

 

Il Battesimo, che ricevete quando non siete in grado di comprendere, pone in voi il sigillo della redenzione.

E’ un Sacramento, che produce il suo effetto perché Dono Divino, ma siete chiamati a vivere la fede ed è necessario che miriate allo sviluppo esponenziale del seme divino  posto in voi. La vostra volontà è determinante in tutto il corso della vostra vita. La vostra vita è eterna ma è come un edificio spirituale e voi ora state costruendo le fondamenta.

State attenti a quello che costruite!

 

“E’ Cristo che vive in me”. L’apostolo Paolo ha dato a Dio quello che è di Dio: TUTTO!

Quante volte leggete le Scritture senza riflettere? Figli miei, cosa appartiene a Dio? TUTTO.

Dio tutto dona e tutto esige.  Perche?

Dio è Creatore. Cosa crea? Amore.

 

Vi aiuto a fare questa riflessione.

Chi vi ha dato la vita?  Dio.

Chi vi mantiene in vita? Dio

Chi vi dona tutto quello che vi serve per vivere? Dio

Chi vi ha donato famiglia, lavoro, beni, amici? Dio

Chi vi aiuta a compiere opere buone? Dio

 

Ma esiste anche il male, e voi lo sapete bene. Dovete lottare contro le cattive inclinazioni e il peccato che sempre abita in voi. Il male non viene da Me.

Non potrebbe non esserci il male, perché siete liberi e dovete scegliere. Se ci fosse solo il Bene come potreste scegliere?

 

Quando vi chiedo TUTTO quindi vi chiedo tutto quello che mi appartiene, e vi chiedo anche quanto avete di veramente vostro: il peccato. Il peccato è l’unica cosa che vi appartiene veramente, ed è frutto della vostra libera scelta. Perché ve lo chiedo? Per perdonarvi, cioè per guarirvi. Dal male Io creo il bene, o meglio Io trasformo il male in bene.

Le opere più belle delle creazione sono le conversioni. Voi guardate la bellezza della natura e ne rimanete meravigliati. Un’anima convertita, un’anima santa è infinitamente più bella di tutti i mondi esistenti.

 

“La vita che ora vivo in questo mondo”: l’apostolo giusto non dice :”la mia vita” perché più non gli appartiene, ma comunque è vita che egli vive.

 

“la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me”: ecco, ancora una volta l’apostolo vi ricorda quanto avete gratuitamente ricevuto nel Battesimo.

 

Figli cosa ne avete fatto del Battesimo?

 

Vi siete allontanati da Me e, come i vostri progenitori, ora fuggite la mia Presenza perché la vostra coscienza vi condanna. Il Maligno ha seminato in voi la menzogna e voi gli avete creduto. Voi continuate a credere a colui che vi odia e vi perseguita, e credendogli diventate suoi servitori.

 

Se credete all’Amore diventate servi dell’Amore.

Se credete al Maligno diventate servi del Maligno.

 

Cosa volete credere?

Figli iniqui, troppe volte credete ciò che vi sembra più comodo e facile. State attenti perché il figlio della menzogna  (e con questo intendo quel figlio che si ribellò alla verità e che voi chiamate diavolo) dice solo menzogne e nessuna verità è in lui.

 

Siate prudenti e diffidate anche di voi stessi.

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