Gesù: Benedizione del Padre (Angelo custode)


La Benedizione del Padre è Gesù. Ogni creatura chiamata a vivere, riceve la Benedizione del Padre, che è Gesù. Così il Pensiero del Padre in Cristo Gesù diventa vita.

Il Padre, in seguito, non ritira mai la sua Benedizione e gli esseri chiamati alla vita continuano il loro percorso: percorso che nessuno può fermare, neppure in caso di aborto o altra forma di omicidio. Dio sa sempre come fare giustizia agli innocenti.

 

Molte volte, nel corso della vita, il Padre rinnova la sua Benedizione iniziale, perché l’uomo, debole per natura, tende ad allontanarsi, cadendo vittima dei tranelli dell’avversario.

Quello che intendo dire oggi, si riferisce alle dinamiche che uniscono un uomo e una donna in un rapporto di amore, destinato a formare famiglia e rallegrato dai figli: quello che viene definito “matrimonio”. Non voglio fare catechesi sul sacramento, perché questo è compito della santa chiesa, voglio invece soffermarmi su un aspetto che forse non conosci.

 

E’ Gesù, Benedizione del Padre, che crea l’attrattiva tra un uomo e una donna e genera in essi quella forma di amore destinata alla costituzione della famiglia. E’, quindi, una Benedizione del Padre che si rinnova e unisce due persone, formando una coppia. Questa unione è una Benedizione e come tale porterà i suoi frutti: i figli. Sto parlando dal punto di vista soprannaturale, perché già sai che la natura del corpo ha le disposizioni necessarie. Voglio farti riflettere sull’aspetto spirituale.

 

L’amore iniziale, che c’è durante la fase dell’innamoramento, col tempo tende a sbiadirsi e le difficoltà quotidiane possono aumentare le divergenze dovute alle differenze caratteriali. Niente di nuovo, vero? Ecco che, come ti dicevo prima, non è difficile allontanarsi dalla Benedizione ricevuta, a causa dei tranelli dell’avversario, che mira a dividere ciò che Dio ha unito. Come fare per vivere in quella Benedizione in modo stabile? Vivendo la carità, cioè vivendo secondo il santo Vangelo nella famiglia, prima di tutto. Come è facile fare del bene fuori casa ed essere intolleranti dentro le mura domestiche! Eppure la famiglia è il luogo santo in cui tutti sono chiamati a santificarsi, per mezzo della Benedizione ricevuta da Dio e custodita seguendo i Suoi Insegnamenti.

 

Andiamo avanti: se Dio benedice una coppia è cosa ovvia che la sua Benedizione si trasmette ai figli e rimane viva e attiva dove è mantenuta tale dall’amore vicendevole. Resta inteso che quando l’uomo compie il male è lui stesso che si allontana dalla Benedizione perché Dio non ritira la sua grazia: è sempre l’uomo che si allontana da essa, con il peccato.

 

A questo punto voglio ricordarti un passo di Scrittura, vedi  San Matteo capitolo 18:

 

“19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». 21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». 22 E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.”

 

Questo passo ben si addice anche alla famiglia e, come hai notato, la domanda di Pietro giunge a puntino perché non è facile “accordarsi” anzi, è impossibile, se non c’è carità. Molti leggono con superficialità queste Parole e pensano che sia sufficiente decidere insieme cosa chiedere a Dio. Pietro, invece, aveva ben compreso che il Signore intendeva ben di più, cioè un’unione nella carità.

 

Te lo ripeto: se una coppia vive nell’amore, vive nella Benedizione di Dio e anche i suoi figli sono benedetti e godono della Benedizione che i genitori hanno ricevuto come coppia.

Se, invece, i genitori non si amano e non praticano la carità l’uno verso l’altro, si allontanano dalla Benedizione della coppia e anche i loro figli ne pagano le conseguenze, perché vengono allontanati, loro malgrado, dalla Benedizione che il Padre Celeste ha elargito ai loro genitori.

 

E’ una grande responsabilità essere genitori. E’ molto più facile, per molti, pensare in modo prioritario alle necessità materiali dei figli e trascurare, invece, le necessità spirituali. E’ pur vero che il Buon Dio è Buono e Giusto e sa sempre come soccorrere gli innocenti, tuttavia è bene che i genitori pensino che i loro figli godono e sono eredi, non solo dei loro beni materiali, ma anche dei loro beni spirituali.

 

L’amore in famiglia si può vivere solo per mezzo del perdono, da donare e da domandare fino a settanta volte sette, come ebbe a dire il Maestro, cioè sempre. Io ti assicuro che i comandi del Signore sono ordinati alla felicità degli uomini, ma comprendo che può essere difficile metterli in pratica. Ognuno faccia del proprio meglio e tenga conto delle responsabilità che ha anche come membro del corpo mistico. Le conseguenze del bene o del male compiuto vanno ben oltre la persona che lo compie.

 

L’insegnamento di oggi è un richiamo per le persone sposate, perché, praticando la carità principalmente con il coniuge (senza trascurare figli e parenti), possano vivere nella Benedizione di Dio e non allontanarsene mai. La Benedizione di Dio è come una manna che copre tutti i bisogni, come una sorgente che ristora tutte le arsure, come una provvidenza che agisce senza limiti e misure, per colmare tutte le necessità degli uomini. La Benedizione di Dio è tutto quello che serve all’uomo per vivere bene.

 

Spesso sento dire che le malattie, le sciagure, e le sofferenze sono in continuo aumento ed è vero. Questo accade a causa del peccato, cioè dell’allontanarsi dell’uomo dalla Benedizione di Dio. Per questa ragione esorto gli uomini alla pratica dell’amore vicendevole e, soprattutto, al sacro rispetto del matrimonio, perché istituito da Dio stesso. Come si può amare un figlio e disprezzarne il padre o la madre? Se poi qualcuno si professa credente, come può dire di amare Dio, se non segue i suoi comandamenti e disprezza i figli di Dio?

 

In conclusione: esercitatevi nel vivere la carità con tutti, ma specialmente con coloro che Dio ha messo nel vostro cammino di vita e, in modo prioritario, abbiate cura dei membri della vostra famiglia, senza trascurare nessuno. Ricordatevi che Dio vi ama gratuitamente e non per presunti meriti. Allo stesso modo anche voi siete chiamati ad amare tutti, senza fare differenze. Coloro che vi fanno soffrire, sono proprio quelli che hanno maggior bisogno del vostro amore, per potersi migliorare. E’ difficile, ma non impossibile.

 

Dice l’apostolo Paolo: “ Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io” (1 Timoteo 1,15)

 

Oggi Gesù, Benedizione del Padre, vuole essere unito a voi, mediate la carità, per portare a tutti il Suo Amore che salva, cominciando dalle famiglie.

 

Benediciamo il Signore, Dio nostro, con tutto il nostro essere.

 

                                                                               Il tuo angelo custode

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